Ripartizione diritti tv Serie A 2018 2019 – Nuova cifra complessiva e nuova ripartizione. Sono queste le due novità principali per quanto riguarda i diritti televisivi in Serie A nella stagione 2018/19. A quasi metà campionato, abbiamo voluto simulare così i potenziali ricavi di ciascun club nel torneo in corso.
Partiamo dalle cifre. Complessivamente, i diritti tv per il triennio 2018/21 dovrebbero aggirarsi intorno ai 1,41 miliardi di euro annui, così composti:
- Diritti tv nazionali Coppa Italia/Supercoppa: 35 milioni;
- Diritti tv esteri Coppa Italia/Supercoppa: da assegnare (32 milioni nel 2015/18, stimati a 35 milioni);
- Diritti tv nazionali Serie A: 973 milioni
- Diritti tv esteri Serie A: 371 milioni
- TOTALE: 1,414 miliardi
Dal valore complessivo dei diritti tv annuali vanno tolti alcuni elementi: basandoci sulla stima effettuata dalla Gazzetta dello Sport per la stagione 2015/16, abbiamo tolto dal totale circa 50 milioni di commissione per Infront, successivamente il 10% per la mutualità, poi 60 milioni per il paracadute e circa 20 milioni tra premi per la Coppa Italia e altri versamenti per la Serie B. Il totale si aggirerebbe, quindi, sull’1,150 miliardi di euro, contro i circa 924 milioni di euro che venivano distribuiti ai club nel triennio scorso: un aumento di poco più di milioni, pari a un +24,5% circa.
L'altra novità, dicevamo, è la modifica della legge Melandri, che cambierà il volto della suddivisione dei ricavi: la fetta da dividere in parti uguali salirà al 50%, diminuirà il peso dei tifosi (dal 30% al 20%, di cui il 12% legato agli spettatori allo stadio e l'8% all'audience tv) mentre tra i risultati sportivi crescerà il peso dell’ultimo campionato (dal 5% al 15%) e caleranno le voci relativi alla storia (dal 10% al 5%) e all’ultimo quinquennio (dal 15% al 10%).
Una notazione metodologica prima dei numeri: non essendo disponibili i dati degli ascolti per la stagione in corso, abbiamo utilizzato i dati complessivi del campionato 2017/18, dando a ciascuna delle tre neopromosse un valore medio degli ascolti delle tre squadre retrocesse.
Ripartizione diritti tv Serie A 2018 2019, le cifre
Secondo le nostre simulazioni, ciascun club dovrebbe ricevere circa 28,8 milioni di euro come parte uguale, in forte aumento rispetto ai 18,5 milioni circa che incassavano le società con il precedente contratto e con i precedenti criteri di distribuzione.
Complessivamente, si va quindi dagli 85,3 milioni di euro che della Juventus fino ai 36,5 milioni di euro del Frosinone, con un rapporto prima-ultima di 2,3 a 1.
NB: DATO CHE NON ABBIANO TUTTI I DATI A DISPOSIZIONE SI TRATTA DI UNA SIMULAZIONE, LE CIFRE REALI POTRANNO ESSERE DIVERSE
Nel 2016 la Juventus prendeva di diritti tv della serie A oltre 100 milioni di euro. Agnelli ha di fatto azzoppato la Juve non tutelandola e facendo gli interessi degli altri club che con la riforma Lotti si sono notevolmente avvicinati alla Juventus di Agnelli.
La Juventus 14 anni fa con Giraudo prendeva 110 milioni di euro l’anno
Real Madrid e Barcellona prendono 150 milioni di euro ed hanno imposto questi incassi minimi alla politica spagnola che ha voluto modificare la legge sui diritti tv.
Insomma Florentino perez ha detto alla politica spagnoloa:”Potete dividere come volete la ripartizione dei diritti tv ma noi vogliamo minimo 150 milioni l’anno”
E cosi è stato!
Questa la la ripartizione della Bundesliga e se vedete il bayern prenderebbe più della Juventus
Ripartizione diritti tv Bundesliga stagione 2017/18
1. FC Bayern Monaco – 96,296,135 euro
2. Borussia Dortmund – 86.984.139 euro
3. FC Schalke 04 a 78.590.021 Euro
4. Bayer Leverkusen – 76.869.512 Euro
5. Borussia Mönchengladbach – 68,959,124 euro
6. 1899 Hoffenheim – 55,125,707 euro
7. Wolfsburg – 54,806,196 euro
8. Hertha BSC – 54,425,354 euro
9. FSV Mainz 05 a 50.447.779 Euro
10. 1. FC Colonia – 49,052,471 euro
11. FC Augsburg – 47.789.122 Euro
12. Werder Brema – 47.194.019 Euro
13. Eintracht Francoforte – 44.725.951 Euro
14. SC Friburgo – 41.454.209 Euro
15. VfB Stoccarda – 40.188.501 Euro
16. Amburgo SV – 39.711.190 Euro
17. Hannover 96 – 38.453.053 Euro
18. RB Lipsia – 29.277.927 Euro
Giovanni. Non e’ colpa della juventus se ci sara’ questa assurda ripartizione. Sono gli altri che cercano di limitare lo strapotere della juventus . Ma e’ una partita persa in partenza. La juventus prendera’ entro un anno almeno 200 milioni di euro di soli sponsor. E su quei soldi nessuno puo’ metterci le mani.
si ma la diferenza con le big inglesi e spagnole è tantissima, insostenibile nel medio lungo periodo
Nella tabella alla voce risultati sportivi > Ultimo anno 15% La Roma nell’ ultimo anno e arrivata al 3°posto con 77 punti e prende 9 milioni.
La Sampdoria ultimo anno 10° posto 54 punti prende 12,3 milioni. Sassuolo 11° 43 punti prende 10,7 milioni.
Qualcosa non mi torna.. Potreste spiegare il perchè. Grazie
Ciao, abbiamo lasciato la dicitura “ultimo anno” da una precedente tabella fatta a fine stagione ma effettivamente non è chiaro e la cambieremo. Si tratta infatti della ripartizione in base alla classifica della stagione in corso
La ripartizione dei diritti TV dipendono nella misura del 5% dallo share delle TV.
Una (delle tante) legge rivoltante, che da la misura dello spessore, inesistenti, dei nostri politici.
In pratica la Juve, che fa da traino di tutto il movimento ormai da anni, che ha investito e programmato si ritrova, dopo anni di dominio, a percepire meno (in prospettiva) di un inter, di un Milan, di Roma e Napoli, che traggono vantaggio dall’alloggiare, spesso a nostre spese, in stadi, di proprietà altrui, più capienti, spesso fatiscenti, per i quali non si è investito nemmeno un euro negli ultimi decenni.
Premia altresì le squadre di bassa classifica che da anni speculano sul prodotto calcio vivendo di prestiti, plusvalenze e vecchie glorie (vedasi Samp, Genoa, Parma).
Si fa una legge in stile premier League avendo un terzo degli introiti di quel torneo, e uno stuolo di società che fanno della speculazione il proprio modello di business (finché dura).
*dipende
@Giovanni
E meno male che la Juventus non prende più i 100 milioni di prima. La riforma Lotti ha un difetto, ed è quello di essere troppo timida.
La precedente legge Melandri era, semplicemente, una legge un po mafiosa fatta apposta per tutelare i grandi club e la Juventus in particolare. Con lo sport c’entrava ben poco. Cosa hanno a che fare con la parola sport criteri come il numero di abitanti per città, o il numero di tifosi secondo i sondaggi demoscopici?
Per conto mio la cosa giusta sarebbe la torta divisa in parti uguali, la stessa cifra a Juventus e Frosinone, che giocano lo stesso numero di partite. E che vinca il migliore, sapendo che tanto i grandi club hanno maggiori incassi da stadio, sponsor ecc. Ma visto che oggi a causa degli enormi interessi economici in ballo e delle pressioni lobbistiche dei grandi club tutto questo non è possibile, allora un giusto criterio di ripartizione sarebbe: 50 in parti uguali, 50 in base ai meriti sportivi. Cosa c’entra il numero di tifosi? La Juventus ha tanti tifosi e quindi doeve essere aiutata a vincere per accontentarli, cosa c’è di sportivo in tutto ciò???
Sogno il ritorno di un calcio in cui lo scudetto possa essere appannaggio di più squadre, di rivedere miracoli come furono negli anni 70 e 80 Verona, Samp, Toro, o Cagliari.
Quello di oggi è uno show, non è uno sport. Uno spettacolo in cui ogni attore ha una parte predeterminata e non può uscire dallo spartito che gli è stato assegnato in base all’assegnazione dei diritti TV. Juventus prima per i prossimi 15 anni, poi una serie di 3-4 squadre che si giocano il posto in CL, altre 4 o 5 che hanno come massima aspirazione la EL e tutte le altre nel limbo della medio-bassa classifica.
E i primi a dover capire che questa è la morte del calcio dovrebbero essere proprio i tifosi delle grandi squadre, che il calcio lo stanno uccidendo. Peraltro continuo a chiedermi che gusto ci possa essere a veder vincere la propria squadra partite in cui una gamba di CR7 vale più dell’intera rosa della squadra avversaria…
E concludo dicendo che la recente ripartizione dei diritti TV in CL è l’equivalente europeo della mafiosa legge Melandri. L’obiettivo è far diventare, come se già non lo fosse, la CL un club esclusivo per pochi eletti. Molto triste, molto poco sportivo.
Scusa eh, ma la Juve è quella che porta più abbonati alle pay tv. Le indagini demoscopiche erano quelle più giuste, si chiama meritocrazia. I diritti tv esistono grazie agli abbonati che vogliono vedere la loro squadra in TV, e la Juve ne ha di più.
Che senso ha dare più diritti tv a chi porta un numero maggiore di spettatori allo stadio? Se l’Inter e il Milan lasciano metà San Siro vuoto devono prendere di più della Juve che ha il doppio dei tifosi ma lo stadio più piccolo ma sempre pieno?
I diritti televisivi si chiamano diritti televisivi, non onlus serie A o ONG serie A. Vanno distribuiti in proporzione all’audience ovvero all’importanza televisiva delle squadre. Poi si puo’ dare anche un minimo garantito a tutti. Ma se la juventus ha un audience 1 milione a partita e il chievo 20 mila a partita , non si puo’ dare 85 milioni alla juventus e 60 (compreso il ridicolo premio a chi retrocede) al chievo….. tanto poi non cambia nulla, anzi a irritare la juventus, non faranno piu’ tournover in campionato e vinceranno 20 anni di fila.
Gentile redazione, per prima cosa porgo gli auguri di buon natale.
Desidero inoltre esprimere il mio apprezzamento per la vostra testata.
Poi però vorrei commentare la vostra tabella dei diritti TV. Pare evidente che voi non abbiate letto il decreto Lotti. Avete tutti i valori sbagliati. Ma allora, perché scrivete un articolo con valori inventati a caso invece di leggere il decreto?
Non lo chiedo per fare polemica, ma perché mi meraviglia che una testata seria come la vostra scriva pezzi di fantasia invece che documentarsi.
Prendendo come riferimento la classifica dell’anno scorso la juve prenderebbe fra i 105 e i 110 milioni (quindi grosso modo le stesse cifre dell’anno scorso), Inter, Napoli e Roma attorno ai 95 o poco meno, il Milan vicino ai 90 milioni.
Rinnovo gli auguri,
Marco
Infatti, anche secondo me è sballata la simulazione
La ripartizione delle risorse assicurate dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi relativi al Campionato italiano di calcio di serie A, dedotte le quote di cui all’articolo 22, è effettuata con le seguenti modalità:
a) una quota del 50 per cento in parti uguali tra tutti i soggetti partecipanti al Campionato di serie A;
b) una quota del 30 per cento sulla base dei risultati sportivi conseguiti;
c) una quota del 20 per cento sulla base del radicamento sociale.
2. La quota di cui al comma 1, lettera b), è determinata nella misura del 15 per cento sulla base della classifica e dei punti conseguiti nell’ultimo campionato, nella misura del 10 per cento sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati e nella misura del 5 per cento sulla base dei risultati conseguiti a livello internazionale e nazionale a partire dalla stagione sportiva 1946/1947.
3. La quota di cui al comma 1, lettera c), è determinata sulla base del pubblico di riferimento di ciascuna squadra, tenendo in considerazione il numero di spettatori paganti che hanno assistito dal vivo alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre campionati, nonché in subordine l’audience televisiva certificata.
Il testo del Decreto Lotti nella Legge di Bilancio 2018. L’errore rispetto ai nostri criteri quale sarebbe?
Ecco, quello a occhio è l’articolo inserito nella legge di bilancio 2017. Il decreto esecutivo firmato da Lotti stabilisce la percentuale relativa alla classifica e quella relativa ai punti dell’ultimo anno ; stabilisce la percentuale relativa alle presenze allo stadio e quella relativa all’audience; stabilisce i pesi da assegnare a ogni posizione di ognuno dei sei criteri per la suddivisione dei diritti TV.
Sono 3 paginette, un po’ contorte, ma il calcolo non è difficile.
Il criterio di distribuire una parte dei diritti tv in base al numero di presenti allo stadio è una cosa profondamente demenziale e ingiusta.
Quando il governo fa una riforma di tipo espansivo, cioe’ da’ piu’ soldi, non meno, mette sempre una clausola di salvaguardia garantendo che comunque nessuno ci perdera’. Questo sarebbe un caso piu’ unico che raro in cui ci sono circa il 30% di diritti in piu’ , la juventus prendera’ il 30% di soldi in meno, nonostante ronaldo, nonostante faccia da traino a tutto il calcio italiano…..io credo seriamente, seriamente, non e’ una battuta, che la juventus dovrebbe per alcuni anni lasciare la serie A e chiedere di essere ammessa a un campionaoi estero, francia, oppure inghilterra.
Qualche anno fa la Juve non ci ha già giocato in serie A e non è morto nessuno
Dovrebbero diminuire la parte uguale per tutti e aumentare considerevolmente:
1- una parte in base ai giocatori italiani in campo
2- una parte in base ai giocatori del vivaio in campo
3- spettatori portati allo stadio.
Così facendo non avrebbero da lamentarsi nemmeno le piccole, perché sono 3 punti su cui potrebbero puntare senza problemi pure loro.
Avremmo più italiani in campo,maggiori investimenti sui vivai e più spettatori sugli spalti grazie a prezzi e promozioni.
E chi ha stadi troppo piccoli, avrà interesse a farne di più capienti…
Io vi avevo avvertito. A arritare la juventus si ottiene che non fanno piu’ turnover, infatti ronaldo gioca quasi sempre e a meta’ febbraio il campionato e’ gia’ finito. Ed e’ stato preso ramsey per il prossimo anno.