Le voci sulla possibile cessione della Sampdoria da parte di Massimo Ferrero tornano ad essere protagoniste. Tanto che, secondo Il Secolo XIX, quello di domani potrebbe essere l’ultimo Natalae doriano per l’attuale patron.
Le riflessioni sul futuro proseguono, quindi, alla luce anche dell’operazione della Guardia di Finanza che ha portato al sequestro di 2,6 milioni di euro. Anche perché, nonostante le smentite della società («non c’è nessuna trattativa»), le manifestazioni d’interesse non mancano e arrivano tutte dall’estero. Si parla di alcuni fondi esteri, secondo il Secolo: un paio dell’Inghilterra, uno degli Emirati Arabi, uno indiano (con possibile referente italiano Ciro Ferrara) e uno americano/australiano, riconducibile a Gianluca Vialli. Le cifre circolate parlano di 80/90 milioni di euro per quanto riguarda il possibile prezzo del club doriano.
Nei giorni scorsi, Ferrero aveva voluto puntualizzare: “Ora verrà fuori che la Sampdoria va venduta, ma il 28 dicembre ci sarà un' assemblea dove annunceremo un nuovo Consiglio di Amministrazione. Stiamo ristrutturando tutto il gruppo, e la Samp sarà separata da Roma, dove facciamo cinema, mentre a Genova ci occupiamo di sport. Nessuno di noi, comunque, si permetterà mai di fare qualcosa che non segua le norme della legalità”.
La Sampdoria “non c’entra nulla con alcuna storia – ha spiegato Ferrero, riferendosi all'operazione della GDF -. Sono sicuro che tutto verrà chiarito, perché credo nella magistratura e nel lavoro che ho fatto io. Posso solo dirvi – ha proseguito – che sono dispiaciuto ed amareggiato per le ultime notizie che sono uscite. Chi le ha lette ci sarà rimasto molto male, ma ancor più ci sono rimasto male io dopo il lavoro che ho fatto in questi cinque anni e seguiterò a fare con la Sampdoria nel cuore”.