L'amministratore delegato del Mian, Ivan Gazidis (foto: YouTube)

È passato un mese dall’entrata in carica di Ivan Gazidis come nuovo amministratore delegato del Milan. L’ex ad dell’Arsenal è stato inoltre nominato direttore generale del club, secondo quanto emerge dal verbale del CdA dello scorso 5 dicembre, in cui il Consiglio d’Amministrazione ha conferito a Gazidis i poteri per al gestione del club.

Nel dettaglio, tra i diversi poteri conferiti a Gazidis in quanto direttore generale sono presenti i seguenti:

  • Negoziare, concludere, modificare, sciogliere, cedere e/o acquisire per cessione ogni contratto riguardante l’attività sociale, di qualunque genere, in Italia o all’estero, pattuendo ogni e qualsivoglia condizione contrattuale, come, a titolo esemplificativo e non esaustivo, contratti di acquisizione o cessione, dei diritti alle prestazioni de calciatori;contratti per la costituzione di rapporti aventi ad oggetto le prestazioni sportive dei calciatori e i contrqtti con allensatori, tecnici e osservatori; contratti di sponsorizzazione, merchandising, aventi a oggetto l’utilizzo dello stadio.
  • Curare i rapporti con gli agenti dei giocatori; curare i rapporti tra il Club e le istuituzioni governative, amministrative, pubbliche e municipali per la gestione del club, stipulare, modificare o sciogliere contratti di promozione e pubblicitari, accordi di marketing.

I poteri sopra indicati sono esercitati entro il limite di 20 milioni per ogni singola operazione.

Per quanto riguarda la nomina di amministratore delegato, a Gazidis sono stati conferiti tra gli altri i seguenti poteri:

  • rappresentare la società dinnanzi a qualsiasi autorità giudiziare (civile, penale o amministrativa) o arbitrale, in qualsiasi sede (nazionale, estera o sovranazionale);
  • predispoorre e presentare al Consiglio di amministrazione il budget annuale e pluriennale;
  • curare i rapporti con Lega Serie A, Coni, Figc, LNP, Uefa, Eca e Fifa e ogni altro ente di governo o associazione sportivi nazionali e internazionali, con la facoltà di negoziare diritti tv e diritti commerciali centralizzati;
  • curare la predisposizione dei comunicati stampa;
  • curare lo sviluppo del business, del marketing e dell’immagine della società;
  • assumere, sospendere e licenziare personale anche dirigente.

I poteri sono indicati in via disgiunta e a firma singola entro il limite di 20 milioni di euro.

PrecedenteBoban: “Il FPF va cambiato: a Inter e Milan vanno concessi investimenti”
Successivo“Un capitano” è un bestseller: l’autobiografia di Totti tra i 10 libri più venduti del 2018