È ora ufficiale il cambiamento che era stato ventilato nelle ultime ore da un’indiscrezione de La Gazzetta dello Sport e che porterà a un cambiamento importante in ambito dirigenziale in casa Ferrari. La scuderia di Maranello ha infatti annunciato l’addio al team principal Maurizio Arrivabene, che era stato protagonista di diverse polemiche nella fase finale della scorsa stagione. Non era mancato chi aveva criticato il suo modo di gestire Sebastian Vettel, “lasciato solo” nella fase in cui è stato evidente come il titolo fosse ormai nelle mani nuovamente di Lewis Hamilton e della Mercedes.
“Dopo quattro anni di impegno e instancabile dedizione Maurizio Arrivabene lascia la Scuderia Ferrari. La decisione è stata presa di comune accordo con i vertici dell’azienda dopo una profonda riflessione in relazione alle esigenze personali di Maurizio e a quelle della Scuderia. Da oggi Mattia Binotto assume il ruolo di Team Principal della Scuderia Ferrari. A Mattia continueranno a rispondere tutte le funzioni tecniche” – è il comunicato emesso dal team italiano.
Arrivabene lascia Ferrari - Si opta per una soluzione interna

La sostituzione del team principal è quindi messa in atto con una soluzione interna volta a non sconvolgere troppo gli obiettivi di scuderia. Arrivabene sembra pagare inoltre l'incapacità di insidiare seriamente la Mercedes, vincitrice del titolo costruttori in modo ininterrotto dal 2014, sin dal suo insediamento.
Le prime voci su un possibile addio del team principal erano già circolate nei mesi scorsi, ma poi era sato lo stesso dirigente a sottolineare come la sua posizione non fosse in discussione.
Nella stagione che inizierà tra qualche mese il "Cavallino" è chiamato al riscatto per provare a fare il possibile per riportare in Italia un titolo che manca ormai dal 2007 quando a trionfare fu Kimi Raikkonen. Proprio il finlandese ha ormai concluso la sua esperienza con "Rossa" per fare ritorno all'Alfa Romeo-Sauber. A sostituirlo e ad affiancare Sebastian Vettel sarà invece Charles Leclerc, intento a dimostrare come possa competere ad alti livelli nonostante la giovane età.