Anche l’emittente del Qatar BeIN Sports entra tra nel lungo elenco dei contrari alla disputa della Supercoppa italiana in Arabia Saudita. La rete ha infatti inviato una lettera alla Lega Serie A per chiedere lo spostamento della sede della partita per il caso BeoutQ, l’ultimo atto della lunga lotta tra Qatar e Arabia Saudita.
L’accusa è quella di sostenere la pirateria della copertura degli eventi in diretta. Tutto nasce dalla decisione, da parte dell’Arabia Saudita e di alcuni suoi alleati, di interrompere qualsiasi tipologia di rapporto con il Qatar nel giugno 2017, con l’accusa di utilizzare la rete Al Jazeera per appoggiare e spingere le politiche terroristiche. Lo scontro si è spostato così anche nel campo dei diritti televisivi del calcio.
Poco dopo l’uscita di BeIN Sports dal paese saudita, è spuntato il canale BeoutQ, che trasmette gli stessi eventi e addirittura lo stesso commento di BeIN. Il Qatar sostiene che dietro la trasmissione piratata tramite BeoutQ ci sia proprio l’Arabia Saudita, mentre il materiale promozionale distribuito parla di investitori colombiani, cubani e mediorientali dietro la rete. La monarchia saudita, tuttavia, ha negato di essere collegata al canale e ha dichiarato di stare combattendo contro la pirateria, confiscando migliaia di dispositivi. Il caso è arrivato fino all'ambito legale, con una richiesta di compensazione all’Oic (Organisation of the islamic conference) e anche una causa presso l’Organizzazione mondiale del commercio-Omc (WTO) per un miliardo di dollari.
La scelta di disputare la Supercoppa italiana in Arabia Saudita non è andata giù quindi a BeIN Sports, che è controllata dallo stato qatariota. Secondo quanto riportato dall'Associated Press, l'amministratore delegato di Bein Yousef Al-Obaidly ha scritto al neo ad della Serie A Luigi De Siervo, nominato lo scorso mese, per chiedere di "aderire alla lotta internazionale contro la pirateria da parte di BeoutQ". "Tra tutti i paesi del mondo che avreste potuto scegliere per ospitare la vostra gara, avete scelto l'unico paese che sostiene il furto anche dei vostri contenuti su scala industriale", ha scritto Al-Obaidly in una lettera inviata mercoledì.
"Se si andasse avanti, la Serie A non sarebbe riuscita a mantenere il suo dovere nei confronto dei suoi club e della più ampia comunità sportiva ... i cui diritti e i cui flussi di entrate sono minacciati dalle azioni di BeoutQ". Al-Obaidly ha nfine chiesto alla Serie A di riconsiderare "se sia opportuno procedere con la partita della Supercoppa a Jeddah quando altre opzioni rimangono disponibili anche in questa fase avanzata".
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