Niente VAR in Serie B, almeno per ora. A confermarlo è stato il presidente dell’Aia Marcello Nicchi, intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio. “Ad oggi non è possibile perché non abbiamo la forza arbitrale istruita per farlo. L’istruzione agli arbitri si fa anche velocemente, ma non abbiamo la forza tale per utilizzare la Var. Serve poi trovare un provider che ti fornisca gli strumenti per adottarla e questo è un discorso economico che riguada Figc e Lega”, ha spiegato Nicchi.
“Tre cose di cui dobbiamo smettere di parlare: una è la Var, poi c’è il problema vergognoso del razzismo e l’altra è la violenza. Su queste tre cose che girano assieme bisogna fare tutti assieme un salto cultura”, ha proseguito Nicchi, secondo cui “i delinquenti dai campi di calcio devono scomparire. Bisogna cooperare tutti: noi, club, giocatori e giornalisti”.
Il capo degli arbitri sottolinea come l’inizio d’anno per i direttori di gara “sia stato positivo. Un bilancio sul Var? Darei una sufficienza – afferma Nicchi – perché qualche sbavatura c’è stata, ogni volta che si può bisogna utilizzarla. Bisogna evitare le proteste perchè sono inutili e lasciare lavorare gli arbitri. A cosa serve il capitano se vediamo l’arbitro circondato da quattro cinque giocatori a due minuti dall’inizio della partita”.
La proposta di Capello di far sedere i giocatori in caso di cori razzisti? "Non si può fare in base ai regolamenti, l'unico che può sospendere la partita è l'addetto alla forza pubblica. E' chiaro che se un allenatore ordina ai suoi giocatori di uscire dal campo la partita è finita".