Causa Fassone-Milan – Prosegue la causa davanti al Tribunale del Lavoro di Milano intentata dall’ex amministratore delegato del Milan Marco Fassone contro il club rossonero per chiedere l’ annullamento del suo licenziamento dello scorso agosto, firmato dal nuovo corso della società targato Elliott e con la presidenza di Paolo Scaroni.
Come riporta l’ANSA, dopo la seconda udienza di oggi, dalla quale sarebbe emerso che tra le parti in queste settimane non è stato raggiunto alcun accordo, il giudice Luigi Pazienza ne ha fissata un’altra per il prossimo 21 febbraio. Il giudice lo scorso 19 dicembre aveva deciso di aggiornare il procedimento all’udienza di oggi per verificare se ci fosse spazio tra il Milan – rappresentato dal legale Claudio Morpurgo – e Fassone – rappresentato dall’avvocato Francesco Rotondi – per instaurare una trattativa e per arrivare ad un accordo extragiudiziale.
Tuttavia, in queste settimane non è stata trovata l'intesa e le parti, le cui proposte "transattive" erano molto distanti tra loro, ora si stanno muovendo nel massimo riserbo, probabilmente anche per valutare eventuali ipotesi di accordi formulate dal Tribunale, prima che si entri davvero nel merito della causa. Nel suo ricorso Fassone aveva lamentato la "ritorsività" del licenziamento, spiegando che il 21 luglio scorso la società gli fece un'offerta di transazione di 2,5 milioni di euro per andarsene e, dal momento in cui lui rifiutò quella proposta, venne licenziato.