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La settimana a cavallo tra gennaio e febbraio è quella che ogni tifoso di football americano nel mondo aspetta. L’epilogo di una stagione che ha sempre miliardi di spettatori incollati a qualsiasi tipo di apparecchio televisivo (in Italia sarà trasmess su DAZN) che sia in grado di trasmettere l’evento che tra pochi giorni si andrà a disputare: il LIII Super Bowl. Ad incrociare le armi senza esclusione di colpi ci saranno i pluri finalisti vincitori dell’American Football Conference capeggiati dal mito Tom Brady, i New England Patriots, contro i trionfatori della National Football Conference, i Los Angeles Rams.

Il campo verde pronto ad ospitare la battaglia e che consacrerà il vincitore di una guerra lunga 18 partite sarà il Mercedes-Benz Stadium di Atlanta. L’impianto, dotato di un tetto retraibile formato da otto pannelli triangolari il cui nome doveva essere “Pantheon” perché ispirato al Pantheon romano, è costato circa 1,5 miliardi di dollari ed è stato inaugurato appena due anni, il 30 luglio 2017. I beneficiari di tale infrastruttura sono gli Atlanta Falcons, squadra di NFL, e gli Atlanta United, della MLS.

L’erba sintetica di cui è dotato il campo è stata calcata pure dalla Juventus di Massimiliano Allegri questa estate durante la tournèe negli USA quando fu disputata una partita amichevole contro gli MLS All Stars. Lo stesso campo al termine del primo tempo verrà occupato da un palco montato a tempo di record che ospiterà il canonico “halftime show”, lo spettacolo dell’intervallo. Ad esibirsi saranno i Maroon 5, dopo il tentativo del 2015 quando al loro posto cantò Katy Perry protagonista di una stratosferica performance, il rapper Travis Scott e Big Boi.

Venendo ora alle squadre che si contenderanno il Vince Lombardi Trophy, i New Englands Patriots superarono agevolmente i Los Angeles Chargers e, grazie ai tempi supplementari, i Kansas Chiefs, dopo una regular season da 11 vittorie e 5 sconfitte e un secondo posto nell’American Football Conference. Per loro è il terzo Super Bowl consecutivo, le uniche altre squadre a raggiungere tali apparizioni furono i Buffalo Bills e i Miami Dolphins, rispettivamente nei trienni 1990-93 e 1971-73.


Tali cifre rendono giustizia al sistema che governa lo sport americano dal più alto giro d’affari del continente. Considerando il tetto salariale come forma di incentivazione alla competitività sportiva, il Super Bowl vede una ciclicità delle squadre partecipanti che gli sport che non adottato tali restrizioni salariali non conoscono: basti pensare al calcio europeo che vede la Juventus in Italia vincere 7 scudetti di fila, oppure al Bayern Monaco che monopolizza la Bundesliga.

In questo caso si potrebbe dire che la stessa cosa sta valendo per i Patriots in quanto si ritroveranno ad Atlanta a giocarsi il proprio quarto Super Bowl negli ultimi cinque anni oppure ai Golden State Warriors che in NBA hanno collezionato 3 anelli celebrativi da quattro stagioni a questa parte. Vero in parte in quanto la squadra della baia di San Francisco, prima dell’arrivo di Stephen Curry, ha visto il proprio ultimo titolo nel 1975 ed il premio di miglior giocatore a Wilt Chamberlain nel 1960.

Stesso discorso vale per i New England Patriots i quali hanno collezionato 8 presenze al Super Bowl negli ultimi 17 anni solo perché alla Draft Lottery del 2000 scelsero un giovane le cui prestazioni portarono gloria alla squadra della periferia di Boston: Tom Brady nella sue carriere ha vinto 5 Super Bowl con la maglia dei Patriots, in 4 di questi fu nominato MVP e per 3 volte nominato miglior giocatore della NFL. Prima del 2000 New England aveva partecipato a due soli Super Bowl.

Per questo motivo tale sistema di restrizione salariale che impone, in egual misura, una redistribuzione del talento all’interno delle squadre del campionato ha potuto dare la chance ai Los Angeles Rams di qualificarsi al Super Bowl dopo 18 anni quando nel 2001 persero, ironia della sorte, contro i New England Patriots. I Rams conclusero la regular season al secondo posto nella National Football League battendo in finale di Conference i New Orleans Saints, qualificatosi come primi. Dal 2004 al 2016 collezionarono solo record negativi, ovvero furono di più le partite perse che quelle vinte, e nel 2017 si riaffacciarono ai playoff solo per poco tempo in quanto uscirono sconfitti dal turno della Wild Card contro gli Atlanta Falcons.

Da questa analisi storica si riscontra un altro punto di forza del salary cap NFL, ovvero la totale indipendenza tra successo sportivo e risultato economico: nell’ottica di un campionato, vincere aiuta a vincere in quanto le squadre vincitrici aumentano le proprie disponibilità economiche per poter offrire contratti tanto onerosi quanto valgono le prestazioni sportive dei migliori giocatori della Lega.

Tale aleatorietà nel risultato ha portato il giro d’affari del Super Bowl a dei livelli che difficilmente altre competizioni sportive riescono a raggiungere. I prezzi dei biglietti per l’edizione di quest’anno variano dai 3.500 ai 9.000 dollari, anche se ci sono alcune suite che, essendo posizionate sulla linea delle 20 yard, vengono vendute a 475.000 dollari.

Il mercato che solitamente rende redditizio tale evento è quello delle pubblicità: per uno spot di trenta secondi, le aziende investono mediamente 5 milioni di dollari in quanto la visibilità mondiale dello show in questione è molto elevata - si tratta circa di 111 milioni di persone davanti alla tv. In maniera quasi del tutto sicura, queste 111 milioni di anime si ritroveranno anche quest’anno ad ammirare lo spettacolo dell’evento sportivo piùsentito d’America. Sicuramente anche dall’Italia (diretta su DAZN) qualcuno sacrificherà una notte di sonno in onore di Tom Brady e Jared Goff. L’appuntamento è fissato nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 febbraio. Il Vince Lombardi Trophy non aspetta altro che essere onorato come merita.

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2 COMMENTI

  1. Oltre al salary cap c’e’ la questione delle scelte, chi arriva primo l’anno dopo ha l’ultima scelta e così via fino da arrivare a chi è arrivato ultimo che avrà la prima scelta…

    In pratica il fantastico fair play finanziario dell’UEFA funziona esattamente al contrario, col risultato di aver rovinato quei pochi campionati nazionali che un poco di competitività l’avevano ancora…

  2. Ciao Ivan
    Grazie per il commento!
    Il draft è un aspetto importante che caratterizza non solo la NFL, ma anche le altre leghe sportive che adottano il salary cap. Questo sistema di inversione nella scelta per i migliori talenti emergenti permette di omogenizzare i giocatori più forti tra le squadre rendendo più competitivo quindi il campionato.

    Filippo

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