La Fiorentina umilia la Roma e vola in semifinale di Coppa Italia per la quarta volta sotto la gestione Della Valle. I giallorossi rivivono l’incubo del 7-1, perché è questo il risultato che fa vivere una serata magica alla squadra viola trascinata da Federico Chiesa, autore di una tripletta, la prima con la maglia della Fiorentina festeggiata sempre pensando ad Astori, il tutto sotto lo sguardo compiaciuto del ct Mancini.
Una serata invece da dimenticare per in giallorossi che a parte il palo di Cristante, la zampata illusoria di Kolarov del momentaneo 2-1 nel primo tempo e un tiro ravvicinato di Zaniolo nella ripresa (paratona di Lafont) è sparita in campo, senza mai opporre resistenza al contropiede micidiale e agli affondi avversari, sbriciolandosi come un palazzo senza fondamenta.
Roma brutta, confusa, arrendevole, senza difesa (10 gol subiti nelle ultime due gare), fischiata e contestata alla fine dai propri tifosi (‘Andate a lavorare’ lo slogan più tenero). Roma che ha lasciato senza parole anche i propri dirigenti: bastava vedere il volto incupito di Totti intabarrato in tribuna.