In casa Palermo si cerca una soluzione per mettere ordine, dopo il caos degli ultimi due mesi. Soluzione che deve essere trovata in fretta per evitare anche una penalizzazione di punti. In questo senso, come riporta “La Gazzetta dello Sport”, si sta lavorando alla retrocessione delle azioni del club rosanero nelle mani di Zamparini, azione possibile a causa dello stato d’inadempienza di Sport Capital per il quale è già scattata la diffida di messa in mora.
In una riunione andata in scena ieri tra i legali di Zamparini e l’ad Facile, c’è stato un braccio di ferro per costringere gli inglesi ad abbandonare le azioni con un ritorno immediato nelle mani dell’ex patron. Zamparini, tramite i suoi avvocati, intesterebbe poi le stesse azioni a dei soggetti fiduciari che potrebbero lavorare alla ricerca di un nuovo acquirente.
I papabili potrebbero essere il ds Rino Foschi e Daniela De Angeli, direttore amministrativo del club. La situazione però non è chiara. L’amministratore delegato rosanero, nella mattinata di ieri, si era infatti mostrato ottimista per il pagamento degli emolumenti entro i termini previsti.
Con l'eventuale intestazione delle azioni, i soggetti fiduciari avrebbero il titolo legale per affrontare una cessione di tutto o parte del pacchetto azionario. Gli interlocutori non mancano, dagli americani della York Capital alla holding italiana Carisma. Il vero problema è che, se anche l'operazione di retrocessione delle quote del Palermo andasse in porto, serviranno entro lunedì circa 3 milioni di euro per gli stipendi.
Per questo motivo, un'ipotesi immediata potrebbe arrivare dall' imprenditoria palermitana che si sta muovendo per andare in soccorso del Palermo. Ma non solo, anche Preziosi potrebbe fare un lavoro di sponda nei confronti dell'amico Foschi, con soggetti a lui vicini pronti a rilevare parte delle azioni. In ogni caso bisogna fare in fretta perché il rischio di altri pignoramenti dopo quello di parte della cessione di Struna è dietro l'angolo.