Kessie intervista DAZN
esultanza di Frank Kessie, grande ex in Atalanta-Milan (Foto: Image Sport / Insidefoto)

Nel weekend in arrivo spicca la sfida tra Atalanta e Milan, già fondamentale per il quarto posto (in esclusiva su DAZN, clicca qui per conoscere la programmazione del weekend), posizione attualmente occupata dal Milan che punta a fare il possibile per tornare in Champions League, competizione in cui i rossoneri mancano ormai dal 2013-2014. Uno dei più attesi del match sarà certamente Frank Kessie, che si presenterà a Bergamo da grande ex ma desideroso di fare il possibile per portare la squadra in alto: Sono molto carico perché è la competizione più grande d’Europa, darò il massimo per arrivare lì ha detto ai microfoni di DAZN –.  Non c’è però solo l’Atalanta come avversaria per la Champions, dobbiamo pensare prima a noi e provare a vincere ogni partita”.

Il centrocampista è alla sua seconda stagione in rossonero e può quindi ora fare un raffronto tra Gasperini e Gattuso: “Gli allenamenti di Gasperini erano più pesanti, si correva veramente tanto, e Gasperini si arrabbiava più di Gattuso – anche se non sembra perché Gattuso urla più forte! (ride). Con Gasp ho giocato un anno solo, però in quell’Atalanta segnavo di più perché il modo di giocare era diverso, oggi le occasioni le ho ma sbaglio troppo soprattutto in contropiede: un po’ perché arrivo stanco davanti alla porta, un po’ perché nell’Atalanta c’erano più giocatori ad accompagnare l’azione; adesso invece ho meno alternative e spesso devo forzare il tiro. Gattuso però mi dà ogni giorno la carica per dare di più, mi chiede di avere più coraggio”.


Nonostante i tanti infortuni di questa stagione, la squadra ha saputo risollevarsi e ora sembra essersi consolidata con il trio Kessie-Bakayoko-Paqueta: "Adesso è un buon momento, non solo il centrocampo ma tutta la squadra gira bene, sia fisicamente che mentalmente "- ha detto il numero 79.

Il giocatore ha sviluppato anche un grande rapporto con Hakan Calhanoglu, con cui si è lasciato andare a una grande esultanza dopo il 3-0 contro il Cagliari: "Dopo il gol è normale che tutti siano andati a esultare con Piatek, ma io avevo visto che Hakan dopo il tiro parato da Cragno aveva abbassato la testa e sono andato ad abbracciarlo. In questo momento ha bisogno del nostro sostegno. Noi ci vediamo anche fuori dall’allenamento, a volte ci vediamo a cena e parliamo... siamo arrivati nello stesso periodo e non conoscevamo nessuno, siamo diventati amici così”.

Dopo l'addio di Bonucci molti si sarebbero aspettavano che Frank decidesse di riprendersi il numero 19 ma, a sorpresa, non c'è stato nessun cambiamento: "La nuova società mi aveva chiesto se la rivolessi, ma ho detto io di no, perché mi trovo bene con il 79 e sopratutto perché non volevo far spendere altri soldi a chi ha già comprato la mia maglietta!”

Non poteva mancare un accenno alla sua vita privata, di cui si sa pochissimo: "Passo del tempo con mia moglie e mio figlio, si chiama Prince Kylian, ha sette mesi, è nato qui a Milano. Poi magari esco con mio fratello: altri cinque fratelli più grandi di me invece lavorano in Costa d’Avorio, magari li rivedrò questa estate, quando tornerò per la Coppa d’Africa. Però adesso devo pensare a farne una mia di famiglia”.

 

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