Stipendio Paratici Juventus
Fabio Paratici (Insidefoto.com)

Paratici Icardi – A due giorni dall’importantissima sfida di Champions League con l’Atletico Madrid, il Chief Football Officer della Juventus, Fabio Paratici, è intervenuto alla trasmissione “Radio anch’io sport” su Radio 1. Paratici ha esordito parlando appunto della competizione, e del momento dei bianconeri: «La Champions non è un’ossessione, ma uno stimolo. Noi stiamo bene, con l’Atletico saranno due partite impegnative e difficili. Ogni anno cerchiamo di essere competitivi in ogni competizione. Per vincere la Champions servono tante cose, anche un po’ di fortuna. Si deciderà sui dettagli».

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Tuttavia, Paratici spiega che non servirà questo match per definire la forza dei bianconeri in Europa: «Non credo si debba aspettare queste due partite per capire quanto vale la Juve in Europa. Negli ultimi anni abbiamo giocato due finali contro Real Madrid e Barcellona, dimostrando di giocare sempre ad alti livelli. Poi è chiaro che ogni anno ci si aspetta di più e noi cerchiamo di mantenere anche per noi stessi queste aspettative».

Il CFO della Juventus è tornato anche sulla delicata questione che coinvolge l’Inter e Mauro Icardi, ormai ex capitano della formazione nerazzurra: «Icardi? Tengo a chiarire che la nostra non era una azione di disturbo e che ultimamente non ci sono stati contatti. L’azione era informativa sulla possibilità che Icardi potesse cambiare squadra e se la Juve fosse di suo gradimento: non è stata un’azione di disturbo ma una azione di informazione come si fa spesso con tanti giocatori durante il periodo di mercato ma tengo a ribadire che nell’ultimo periodo non c’è stato alcun contatto tra la Juventus e la signora Icardi. Siamo a febbraio – ha aggiunto Paratici –, è un giocatore dell’Inter. Abbiamo davanti un finale di stagione importante. Queste domande verranno di attualità, o no, a giugno».



In chiusura, una battuta sul tecnico Massimiliano Allegri: «I progetti son più importanti delle vittorie e delle sconfitte, lo abbiamo dimostrato da nove anni. Max fa parte di questo progetto, sono convintissimo che aldilà del risultato in Champions rimarrà ancora con noi».

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