Nel weekend che è ormai alle porte è in programma la settima giornata di ritorno, una fase in cui i punti iniziano a diventare ancora più pesanti e le possibilità di errore diventano quasi pari allo zero. Tra gli appuntamenti più interessanti c’è Chievo-Milan, che si disputerà sabato alle ore 20.30 (il match sarà visibile in esclusiva su DAZN): le due squadre hanno obiettivi decisamente diversi, ma hanno entrambe le necessità di fare punti.
A pochi giorni dalla sfida la piattaforma in streaming ne ha così approfittato per raccogliere le sensazioni di Sergio Pellissier, uno che è legato alla formazione veneta ormai da tempo e che non sembra risentire del passare del tempo. Nonostante gli anni siano passati, l’attaccante resta fedele a se stesso: “Ho la stessa determinazione e la stessa voglia di dimostrare di essere ancora qualcuno – ha detto il giocatore -. Indubbiamente in quegli anni avevo altre qualità fisiche e di conseguenza riuscivo a dare di più di adesso. Adesso invece, essendo più esperto, riesco a dosare meglio le fatiche e a sfruttare i momenti giusti”.
Determinante nell'apporto dato da Pellissier in questi anni c'è anche il grande rapporto con il presidente Campedelli: "Quando un presidente ti dice: ‘Finché vorrà giocare, ci sarà sempre un contratto per lei’, questo vuol dire che crede in te - continua -. Lo dimostra in tutto quello che fa. Ho sempre lottato per dimostrare a tutti che il presidente ha avuto ragione a volermi tenere per tutti questi anni”.
Il legame tra Pellissier e il Chievo sembra praticamente indissolubile e non è un caso che sia stato proprio lui a prendere la parola in una delle fasi più difficili della stagione. L'attaccante, attraverso il suo profilo Instagram, aveva infatti scritto: "A nessuno importa di quello che accadrà al Chievo’.: "Indubbiamente quando le cose non vanno bene e ti vedi crollare il mondo addosso, ti sfoghi in qualsiasi modo. In questo momento provo rabbia, delusione e una marea di sentimenti contrastanti perché questa è la mia famiglia. Ho vissuto in questa società per diciannove anni e probabilmente finirò qui la mia carriera. Dispiace tanto perché non avrei mai voluto concludere la mia avventura con una retrocessione o con un stagione in Serie B. Mi sarebbe piaciuto vedere il Chievo sempre ai massimi livelli” - ha concluso.