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Socio di minoranza Milan – Torna a farsi largo in casa Milan l’ipotesi di un ingresso in società di un socio di minoranza in grado di affiancare Elliott nel rilancio del club rossonero. Come riporta “La Gazzetta dello Sport”, ci sarebbe infatti un gruppo mediorientale di investitori – di cui già si era parlato a novembre – che starebbe preparando un’offerta.

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Manca ancora il nome del soggetto interessato, che andrebbe a rilevare una quota societaria non superiore al 30%. L’indiscrezione circola in ambienti finanziari, ma non trova conferme in quello rossonero. Normale, data la delicatezza dell’argomento e la fase ancora embrionale dei contatti.

Tuttavia, il fondo Elliott non è comunque contrario alla prospettiva di reperire esternamente parte dei fondi necessari a garantire l’operatività del club, tanto che di recente ha aperto all’ingresso di piccoli soci. Nel Cda in cui è stato approvato il bilancio 2017­/2018 si è parlato inoltre della possibilità di emettere un nuovo bond, ottenuto il rimborso delle due obbligazioni sottoscritte da Elliott nel 2017. Un’idea considerata plausibile grazie all’appeal del club rossonero da questo punto di vista, anche se per ora nulla si è mosso in questo senso.


Socio di minoranza Milan - Elliott vuole condividere i costi

Dunque, in attesa di capire se l’interesse degli arabi si tramuterà in un’offerta concreta, bisogna capire se Elliott abbia effettivamente bisogno di un socio. Se la risposta è negativa per quanto riguarda la capacità economica, sicuramente un nuovo ingresso permetterebbe di far diminuire l’esposizione dell’hedge fund nella gestione corrente, molto onerosa.

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Elliott ha già investito 370 milioni di euro nel Milan, aggiungendo al prestito iniziale i versamenti e sottraendo il rimborso dei due bond. Una cifra contenuta che chiede però di muoversi nella direzione di una valorizzazione del club. Un nuovo socio non farebbe aumentare i ricavi societari, ma permetterebbe a Elliott di condividere i costi e gli eventuali aumenti di capitale. Così, i soldi per la cessione delle quote potrebbero essere usati per rinforzare la squadra, restando sempre nei paletti imposti dall’UEFA attraverso il Fair Play Finanziario.

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