L'arbitro Gianluca Rocchi al Var durante Napoli-Juventus (Foto Andrea Staccioli / Insidefoto)

Non solo la centrale unica del Var: l’Aia prepara diverse novità verso la prossima stagione.  Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il progetto arbitrale è più ampio, con l’obiettivo di ottenere un utilizzo dello strumento più omogeno, riducendo al minimo non solo gli errori ma anche le polemiche.

Protagonisti al Var potrebbero così diventare i miglior arbitri che concludono la carriera in campo. L’Aia guarda anche infatti alle modalità di uscita dei fischietti dal mondo arbitrale: verrà creato un fondo di sostegno per i direttori di gara, oltre a pensare a ruoli che li possano impegnari per almeno un biennio. I migliori, tuttavia, resterebbero come Var, con l’obiettivo di non disperdere capacità e autorevolezza acquisita sul campo in tanti anni di carriera.

L’altra grande novità verso la prossima stagione dovrebbe essere rappresentata dalla maggiore trasparenza, in stile Uefa con la Champions League. La federcalcio europea pubblica infatti un report sulle decisioni del Var nei giorni successivi alle gare, un modello  a cui guardano anche Aia e Figc.


L'idea è quella di realizzare qualcosa di simili, oppure affidare a qualcuno di particolarmetne autorevole la spiegazione e le decisioni prese in campo e nella Var room di Coverciano.

La sala Var unica probabilmente "prenderà il via a partire dalla Stagione Sportiva 2019/2020 - ha spiegato l'Aia nei giorni scorsi -, e avrà l’obiettivo di fornire un’attività arbitrale sempre più efficace ed efficiente per l’intero mondo del calcio italiano e internazionale, ponendoci ancora una volta all’avanguardia per capacità di innovazione".

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