Classifica allenatori calcio più forti della storia – Primo Rinus Michels, secondo Alex Ferguson, terzo Arrigo Sacchi. E’ questo il podio dei migliori allenatori nella storia del calcio compilato dalla rivista francese France Football.
I criteri per arrivare a questa classifica sono tre: il palmares, l’eredità lasciata, la personalità (cui si collega la durata della carriera).
Classifica allenatori calcio più forti della storia, le critiche della Gazzetta
Ogni graduatoria – osserva invece La Gazzetta dello Sport in un articolo a commento della classifica di France Football – a meno che non si basi su principi rigorosamente scientifici, è figlia più del sentimento che della logica.
Stabilito che i mattoni per costruire questo castello appaiono abbastanza fragili (come si possono giudicare oggettivamente l’eredità lasciata o la personalità di un allenatore?), è corretto osservare che, a modo loro, i primi tre tecnici sono stati degli innovatori:
- Michels ha creato prima la Grande Ajax e, di conseguenza, la Grande Olanda;
- Ferguson, con la sua lunga presenza sulla panchina del Manchester United, è stato il precursore della figura dell’ allenatore-manager che ora va tanto di moda;
- Sacchi ha portato il Milan in cima all’Europa e al mondo proponendo un gioco innovativo e brillante.
Nella classifica dei primi dieci ci sono (nell’ ordine) Cruijff (4°), Guardiola, Lobanovsky, Helenio Herrera, Ancelotti, Happel e Shankly.
Trapattoni, che ha vinto ovunque, è soltanto dodicesimo. A Mourinho è riservato il tredicesimo posto, a Lippi il sedicesimo e a Nereo Rocco addirittura il diciassettesimo.
Zidane, che ha alzato da allenatore tre Champions League consecutive, si deve accontentare del ventiduesimo posto.
Classifica allenatori calcio più forti della storia, i rilievi del CorSera
Critico anche il Corriere della Sera che sottolinea come dalla classifica stilata da France Football emerge di fatto la non confrontabilità «teorica» dei tecnici. Che, a differenza dei calciatori, più ordinabili in classifiche pur con le ovvie differenze temporali e di evoluzione del gioco, possiedono specificità uniche.
Diciamo ideologie, e radicamento nel periodo storico. Preferire Michels a Ferguson ha lo stesso senso che preferire il movimento hippy alla rivoluzione industriale: cioè nessuno, a parte l’emozione personale.