A Milano nasce il ‘Comitato no demolizione San Siro’: a promuoverlo sono i consiglieri comunali del centrodestra (Forza Italia, Lega, Milano Popolare), con il presidente del Municipio 7, a guida Forza Italia, Marco Bestetti. Non si deve però pensare che si tratti di un’idea nata solo da chi vuole schierarsi contro l’amministrazione comunale. Tra le persone aderenti ci sono anche membri dell’opposizione.
Enrico Marcora, consigliere comunale della lista civica del sindaco Beppe Sala, ha tenuto a battesimo il neonato comitato nel corso della conferenza stampa nella sede del Comune.
Non si tratta di una mossa solamente ideologica, ma volta a muoversi in prima persona per preservare quello che è ritenuto un monumento storico per i milanesi e tutti gli appassionati di sport.
Il Comitato, infatti, punta a raccogliere le firme per indire un referendum popolare per chiedere ai milanesi se sono favorevoli o meno alla demolizione del Meazza, un’ipotesi ventilata nel caso in cui Inter e Milan decidano di realizzare un nuovo stadio.
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“Raccoglieremo le prime mille firme per presentare ai garanti il quesito referendario e poi le successive 15 mila per indire il referendum” – ha detto Pietro Tatarella, consigliere comunale e vice coordinatore lombardo di Forza Italia -. Non è una battaglia dei partiti, ma è aperta alla società civile”.
L’obiettivo che si vuole perseguire è infatti quello di salvaguardare “uno dei simboli di Milano“.
Forza Italia è pronta anche a rivolgersi alla soprintendenza: “Lo stadio è un bene pubblico la cui costruzione è iniziata nel 1925 – ha detto Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia al Comune di Milano -, ha più di 70 anni che è il limite per avere la dichiarazione di interesse culturale. Il problema si risolverà presto con un vincolo che è doveroso”.
Enrico Marcora, consigliere di maggioranza, ha polemizzato invece con la giunta e il sindaco: “Su temi così delicati ancora una volta non abbiamo avuto le giuste informazioni, il Consiglio comunale non è tenuto in considerazione da parte della giunta e del sindaco, ma io rivendico che abbiamo un ruolo e non è solo quello di schiacciare pulsanti in aula“.
è incredibile come la politica in Italia riesce sempre a fermare e/o bloccare tutto!! Grazie per farci vivere in un paese vecchio e lento….
Poi chi firmerà ci andrà a giocare il lunedi sera coi colleghi di lavoro (pagando) per non lasciarlo inutilizzato a prendere polvere…
Commenti molto intelligenti come spesso accade online, noto…
Non lo vogliono demolire perché adesso è inutilizzato. Venite a vedere quanta gente c’è alle partite e ai concerti e poi ne riparliamo.
Che la “politica” possa bloccare “tutto”, be’… sì. Quando un sistema di governo funziona, il suo scopo è esattamente questo: raccogliere la voce delle persone e tramutarla in azione.
Inter e Milan non vogliono cacciare i soldi per la manutenzione dello stadio, preferiscono abbattere uno dei simboli più forti e storici di Milano e creare uno stadio nuovo con meno posti per il pubblico “comune” e più posti per abbonati ed altri privilegiati.
E allora giustamente la gente dice no e, giustamente, la “politica” interviene per dare voce a queste persone.
Basta con pseudo-megaprogetti che non sono altro che spreco di energia – con relativo enorme impatto ambientale, come ormai anche i muri sanno! Poi lo stadio è di proprietà del Comune di Milano, quindi questi sbruffoni delle due squadre milanesi come si permettono di pretendere di imporre i loro capricci?
Se vogliono demolire lo stadio, almeno le macerie se le portino a casa loro, così cambieranno subito idea; è come per tutti i rifiuti: quando sei costretto a gestirli, ne produci molto meno.
Ancor meglio se mettiamo i dirigenti delle squadre a picconare A MANO il nostro San Siro!