Ferrero cessione Sampdoria – Prosegue la partita che dovrebbe portare alla cessione della Sampdoria da parte di Massimo Ferrero al fondo York Capital. Tuttavia, il presidente del club blucerchiato continua a smentire la trattativa. Proprio Ferrero, arrivato questa mattina a Corte Lambruschini per partecipare al CdA, si è intrattenuto con i giornalisti.
Come riporta “SampNews24”, queste sono state le sue parole: «Io pensavo di essere esperto di cinema, ma voi siete più bravi di me. Fate una grande fiction. C’è solo un CdA per approvare il bilancio che è richiesto dalla COVISOC e dalla Uefa. Non si possono dire bugie, perché non albergano in me. Dopo la firma verrà pubblicato e vedrete da soli che cosa succede. Però voglio dirvi una cosa: sono molto orgoglioso che la Sampdoria sia ambita da gruppi industriali e da grossi imprenditori internazionali, vuol dire che ho lavorato molto bene. Siete una città meravigliosa. Fra tre-quattro anni qualcuno verrà portando cose serie, non ‘ste buffonate», ha chiarito.
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Ferrero si è nuovamente fermato a parlare al termine del CdA: «E’ stato fatto un CdA perché il calcio ha regole precise, abbiamo approvato il bilancio. Domani o dopodomani verrà pubblicato quello che abbiamo fatto oggi. Attivo o passivo? Secondo voi? La Sampdoria è ambita dai fondi internazionali perché ho lavorato bene. State facendo fare una brutta figura a Vialli che è una brava persona e una bandiera della Sampdoria, e io rimango allibito perché lui non smentisce. Io non ho trattato con nessuno. Io non vendo la Sampdoria a un fondo, devo sapere chi la compra», ha spiegato.
«Ci ho messo cinque anni di sangue – ha proseguito Ferrero –, dieci campi di calcio nuovi, abbiamo preso insieme al Genoa il “Ferraris”, che è lo stadio di casa dei sampdoriani. Adesso a giugno ci sarà il centro sportivo nuovo che sarà meglio della Pinetina, abbiamo un centro sportivo d’eccellenza, abbiamo scovato ragazzi in tutta Italia con Next Generation, ma voi non lo dite. Ora basta parole, se c’è qualcuno si faccia avanti».
«Ieri avete scritto una cosa che se, se la Samp fosse stata quotata in borsa, mi avrebbe fatto perdere milioni di euro. Se avessi avuto giocatori che non credevano al presidente mi avreste destabilizzato l’ambiente. Pensiamo al Milan, che è una partita importante, non a queste cazzate. Smentisco totalmente tutta l’esistenza di una trattativa. Abbiamo messo un advisor, Mediobanca, se qualcuno vuole fare un’offerta va da Mediobanca e offre del denaro. Io voglio sapere chi è, perché mio figlio, che ha quattro anni, è sampdoriano, è cresciuto a Genova. Io sono nato a Roma, ma mi sono messo a piangere quando è stata inaugurata Casa Samp, mi sono commosso quando abbiamo vinto l’ultimo derby. La Sampdoria è un’azienda mia, ci sono il mio sangue e il mio cuore. Basta farvi pubblicità con questo nome», ha concluso Ferrero.