Tra i temi più caldi legati al futuro del calcio europeo spicca soprattutto quello legato alle modifiche al format della Champions League, con relative ricadute sul destino dei campionati nazionali. Il futuro spinge verso una SuperLega per pochi, oppure una super-Champions che accentuerà le tutele economiche nei confronti delle partecipanti, con possibili gare nel fine settimana e sistema di accesso slegato dalla classifica dei campionati.
E a proposito dei campionati nazionali, una riflessione importante è quella di Marco Bogarelli, ex ad di Infront Italia, advisor della Serie A per la vendita dei diritti tv. Bogarelli ha sottolineato che qualora si andasse verso una Champions più elitaria o verso una vera e propria SuperLega, le conseguenze economiche per i campionati nazionali sarebbero pesanti: «I ricavi dei tornei nazionali entrerebbero sicuramente in sofferenza di fronte alla prospettiva di una coppa europea per ricchissimi, una per poveri e una per poverissimi», ha spiegato.
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Il riferimento di Bogarelli è all’idea di creare l’Europa League 2 che dovrebbe garantire un ampliamento della partecipazione ai tornei Uefa a fronte di uno sbilanciamento verso l’alto della Champions. Se andrà in porto questa riforma sarà un’impresa continuare a vendere i diritti tv della Serie A intorno a quota un miliardo. «I club devono valutare le conseguenze, non tutti lo hanno ancora fatto. Le modifiche dei format delle coppe dovranno essere concordate a livello di Leghe europee. Non solo da Eca e Uefa. Deve essere l’associazione dei proprietari ad avere più voce in capitolo. Non si può pensare che altri imprenditori spendano senza avere ritorni per sostenere un sistema pensato per poche big», ha aggiunto Bogarelli.
Il ragionamento è presto fatto. Con una flessione degli introiti da diritti tv molte realtà del campionato italiano faticherebbero a restare a galla mentre pochi eletti beneficerebbero di un boom di ricavi. E a risentirne sarebbero anche gli stipendi dei calciatori. Mentre in Serie A continuerebbero a girare cifre consistenti, nelle serie inferiori si farebbe sempre più fatica.