Inter e Milan pronte ad un passo avanti importante sul tema stadio. Come spiegato dalla Gazzetta dello Sport e dal Corriere della Sera, i due club stanno preparando una nota congiunta per confermare la volontà di costruire un nuovo impianto.
La ristrutturazione di San Siro, quindi, è sempre più sullo sfondo: le due società sono pronte a confermare ufficialmente la scelta di costruire un nuovo stadio. Non si parlerà ancora di progetti, ma si tratta comunque di un passo avanti di un certo peso, considerando che anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva più volte chiesto ufficialmente chiarezza ai due club.
L’interesse, prosegue la Gazzetta dello Sport, riguarderà poi la risposta proprio dell’amministrazione comunale, che non ha mai nascosto di voler salvare San Siro senza però tuttavia chiudere la porta all’ipotesi di costruzione di un nuovo stadio. E non solo: Sala ha infatti ribadito che due stadi vicini non possono esistere, aprendo quindi anche alla demolizione di San Siro.
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Intanto sul tema stadio è intervenuto così ieri l’ad nerazzurro Beppe Marotta: “Lo stadio è un asset patrimoniale fondamentale. Lo stadio deve avere certe caratteristiche: senso di ospitalità, debellare la violenza, senso di appartenenza perché i tifosi si devono sentire nella loro casa. E tutto questo porta anche ad un aumento di ricavi. Uno stadio non vissuto come una cattedrale nel deserto vissuta ogni 15 giorni ma come un entità dove vivere la socialità tutti giorni garantisce un introito fondamentale. Lo abbiamo visto con la Juventus Stadium, dal 2010 quando eravamo al Comunale e gli introiti erano sui 6 milioni, ora si viaggia su 50-60, questo sottolinea come gli introiti da stadio siano una voce importante e rilevante”.
Andrà a finire così: verrà presentato il progetto per un nuovo stadio con demolizione del vecchio; dopo anni di tira e molla e a seguito di veto da parte della soprintendenza il progetto verrà ritirato e definitivamente abbandonato. Verrà abbandonato anche il progetto per ristrutturare il Meazza a quel punto ancora più costoso. Il risultato sarà la perdita di una decina di anni. In Italia esiste una normativa edilizia allucinante che vieta la demolizione di ruderi fatiscenti lesionati dal terremoto, dal valore storico-architettonico nullo ma sottoposti a tutela dalla Soprintendenza. Figuriamoci se danno il nulla osta all’abbattimento del Meazza.
Stai parlando di Milano… E i fatti recenti di Milano lasciano intendere tutt’altro…
Staremo a vedere…fino a prova contraria Milano si trova in Italia e sottoposta alle leggi italiane.
Appunto… sottoposta alle leggi italiane e in questi ultimi anni guarda quante zone ha rivalutato completamente…
Se pensi che il comune di Milano si potrebbe lasciare fregare le squadre dai comuni limitrofi, mi sembra pura fantasia…
cioè la juve al comunale anno faceva 6 milioni di incassi alla voce stadio in un anno ? cioè aveva tipo 2/3000 spettatori a partita,forse meno ? direi di ricontrollare meglio i conti