La tegola della Champions League si fa sentire in Borsa per la Juventus. In apertura, il titolo del club bianconero non è riuscito ad entrare gli scambi e ha fatto segnare in avvio di seduta un calo teorico del 25%. Entrato negli scambi, il titolo ha poi fatto segnare un -21,8% in avvio per poi entrare in asta di volatilità.
Durante la giornata sono stati toccati un minimo di 1,275 e un massimo di 1,444, fino ad arrivare alla definitiva chiusura, quando il titolo della Juventus ha fatto segnare un calo del 17,63% a 1,3900 euro per azione. La capitalizzazione di mercato si è assestata invece su 1,41 miliardi di euro, oltre 300 milioni in meno rispetto agli 1,72 miliardi di lunedì.
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Il 15 aprile, infatti, il titolo del club bianconero ha fatto registrare il suo massimo storico 1,7060 euro, mentre nella giornata di ieri ha chiuso a 1,6875 euro per azione. Adesso, eliminata dalla Champions League e fuori dalla Coppa Italia, la Juventus attende il match di sabato con la Fiorentina, che potrebbe consegnarle – in caso di vittoria o pareggio – l’ottavo Scudetto consecutivo.
Vorrei far notare che la Juventus nel 2005 incassava 110 milioni di euro dai diritti tv della serie A a stagione. In pratica in 15 anni non ha avuto un aumento in modo pazzesco, mentre le altre top europee hanno raddoppiato minimo i ricavi dai diritti tv per la trasmissione dei rispettivi campionati.
Vorrei far notare inoltre che nel 2005 la Juventus prendeva da Tamoil come main sponsor 22 milioni l’anno. Oggi dopo ben 15 anni Jeep dà 19 milioni.
La colpa di chi è? Naturalmente della famiglia agnelli-elkann manessuno denuncia ciò è c’è una omertà vergognosa da parte dello stesso juventino medio.
256 milioni per rinnovare il Bernabeu dal 2002 al 2007 (per la costruzione di nuovi ingressi, rinnovamento delle tribune, la copertura di una delle due tribune principali, un nuovo box presidenziale e il rimodellamento di tutti gli sky box e le aree vip-hospitality , ricordiamo che lo Juventus stadium è costato 140 milioni), ora 545 milioni di euro pe ancora ampliare e rinnovare totalmente il Bernabeu. Che cosa insegna ciò? Che la famiglia Agnelli Elkann nella Juventus nello stesso periodo ha messo invece nulla per le infrastrutture e nessun media, giornalista che segue la Juve lo fa notare. Di Conseguenza i ricavi non sono cresciuti e crescono come le top europee che hanno investito negli stadi e nei centri di allenamento e che lo faranno ancora nei prossimi anni. In compenso sappiamo che la famiglia agnelli elkann ha messo nello stesso periodo 405 milioni per l’acquisto delle quote di maggioranza del periodico inglese The Economist e oltre 200 milioni a fondo perduto ne LaStampa e nel gruppo Rcs (corsera e gazzetta dello sport) tra l’altro gruppo Rcs, la cui quota di maggioranza è stata acquistata successivamente da Urbano Cairo senza che la famiglia Agnelli Elkann abbia incassato qualcosa.
Chiunque tifoseria contesterebbe e inviterebbe a cedere la società aii proprietari della propria squadra del cuore se fosse avvenuto questo in qualsiasi grande città calcistica d’Europa. A Torino nulla, ci sono solo i soliti ultrà che protestano solo in caso di privilegio abolito e bagarinaggio non più possibile, ultrà che sono sempre andati a braccetto con la proprietà della Juventus.