Da una parte i ragazzi terribili di Ten Hag, dall’altra Kane, Son ed Eriksen: il prossimo 30 aprile sarà Ajax-Tottenham, ovverosia la semifinale che non ti aspetti. Anche perché le avversarie nei quarti si chiamavano rispettivamente Juventus e Manchester City, non propriamente squadre di seconda fascia.
Anzi, di seconda fascia, rispetto a gran parte delle avversarie, sembravano essere proprio Ajax e Spurs, quantomeno dal punto di vista di monte ingaggi. Il gap rispetto alle big infatti è importante: i lancieri, considerando il bilancio 2017/18, si piazzano addirittura ultimi tra le otto squadre ai quarti, con soli 53 milioni di costi del personale, anche dietro agli 85 milioni del Porto.
Cifre in aumento nella stagione in corso per i lancieri, con costi del personale al 31 dicembre 2018 pari a 41 milioni di euro, ma comunque decisamente distanti da quelli della Juventus: 259 milioni nel 2017/18, 143 milioni al 31 dicembre 2018.
Non è l’ultima squadra per costi invece il Tottenham, ma gli Spurs restano comunque distanti dalle big per gli stipendi: nel 2017/18 infatti gli inglesi avevano un monte ingaggi da 167 milioni di euro, poco più di un centinaio di milioni in meno rispetto al Manchester City di Pep Guardiola, che la squadra di Pochettino è riuscita ad eliminare nei quarti.ù
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Nel dettaglio, riferito alla stagione 2017/18, a guidare le squadre ai quarti per monte ingaggi c’è il Barcellona (529 milioni), seguito da Manchester United (334) e Liverpool (298).