Divieto pubblicità scommesse – A partire dall’8 agosto, l’Italia vieterà le pubblicità del gioco d’azzardo e delle scommesse. Un divieto inserito nel decreto dignità del luglio 2018, poi convertito in legge ad agosto 2018 ed ormai prossimo a produrre i suoi effetti, dall’estate del 2019.
Come riporta “La Repubblica”, In queste settimane l’AgCom – il garante delle Comunicazioni – ha scritto le “linee guida” per spiegare alle imprese delle scommesse, ai media che ospitano le pubblicità, agli scommettitori stessi come questi divieti saranno applicati.
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Tra le indicazioni più significative, l’AgCom salva tutte le insegne, che dunque conservano il diritto ad esistere. Quelle delle agenzie specializzate; e quelle di tabaccai ed edicole che permettono di giocare anche alle scommesse di Stato (come Lotto, Superenalotto, Totocalcio, Totogol). Le insegne non sono infatti considerate come una forma di pubblicità, maservono a distinguere le agenzie legali di scommesse da quelle in mano a strozzini, mafie, criminali.
Sempre l’AgCom ha pronta una segnalazione al governo, una sorta di invito ad attenuare il divieto di pubblicità. Il garante si fa carico delle preoccupazioni delle televisioni (Sky, Dazn, Mediaset e Rai). In Europa aumentano sempre di più le squadre di calcio che hanno una società di scommesse come sponsor principale. I brand di questi sponsor compaiono così sulle maglie dei club, e solamente nella Liga spagnola si possono contare ben quattro squadre, mentre in Inghilterra addirittura nove.
Qualora la legge italiana non dovesse essere corretta, le nostre emittenti tv dovranno oscurare il nome di questi sponsor dalle divise da gioco delle squadre, sia durante le dirette, sia nei match in differtia. Inoltre, le televisioni italiane saranno obbligate a oscurare anche le pubblicità di scommesse dai cartelloni degli stadi inglesi, spagnoli o tedeschi, una mossa non semplice.
Che assurdità. E noi paghiamo gente che è lì a inventarsi ste cose…
Guarda, il fatto che il tentativo non sia di facle attuazione non toglie che sia giusto.
La ludopatia e’ un problema serio e piu’ diffuso di quanto tu possa immaginare.
E’ una dipendenza forte quanto quella da droghe. E i metodi di recupero sono simili: cliniche, comunita’, etc.
I costi per lo stato sono enormi.
Oltretutto, spesso chi cade in dipendenza finisce a giocare in siti illegali che, come ha rivelato pochi mesi fa una indagine, possono avere giri di affari dell’ordine del miliardo di euro.
quindi vieti la pubblicità ma non il gioco d’azzardo?
e anzi lo stato ci guadagna pure
Vietare sarebbe proibizionismo, e abbiamo visto che non funziona.
Ma da qui a promuovere il gioco d’azzardo ne passa. Anche perche’ i sono esposti anche e soprattutto i bambini.
Lo sport dovrebbe essere un veicolo di valori positivi, come si prova a combattere l’illegalita’ e la violenza negli stadi, va contrastato anche il gioco d’azzardo.
Sia chiaro, quello che scrivo non ha nulla a che fare con la forza politica che ha promosso la legge. Io reputo il gioco d’azzardo immorale e se anche il peggiore dei politici o dei dittatori della storia provasse a contrastarlo, sosterrei la legge ma non il dittatore.
La lotteria di capodanno ecc… qui non si tratta di vietare o meno, è lo stato stesso che guadagna e incentiva il gioco d’azzardo…
Prima di arrivare a vietare le pubblicità per lo meno smetti di guadagnarci tu stato in prima persona.
P.S: E in ogni caso, anche bere troppo latte fa male… vietiamo la pubblicità pure del latte… Non blocchi un intero sistema, perchè c’è gente malata… tanto questi o si mettono a giocare in borsa, o giocare alle 3 carte in metropolitana ecc… La pubblicità attira il giocatore casuale, non quello malato che fà già tutto lui…