Il boom in campo spinge l’Ajax anche dal punto di vista economico. Il club olandese infatti, sulle ali dei risultati in Champions League, ha visto il proprio titolo in Borsa volare negli ultimi due mesi, continuando a ritoccare i propri massimi storici.
Nel dettaglio, si tratta di un titolo che è in costante crescita già dal 2017 e con volumi bassi (media di 11mila negli ultimi tre mesi, contro la media di circa 21 milioni della Juventus ad esempio), ma che nell’ultimo periodo ha avuto un aumento repentino.
Il 5 marzo scorso, prima della sfida di ritorno contro il Real Madrid, le azioni dei lancieri avevano raggiunto quota 15,350 euro per azione: i successi contro gli spagnoli prima e contro la Juventus poi hanno spinto il valore fino agli attuali 20,600 euro per azione.
La vittoria al Bernabeu ha fatto salire il titolo dell’Ajax del 7,8% tra il 5 (15,350 euro) e il 6 marzo (16,550), mentre il passaggio del turno con i bianconeri ha spinto il titolo del 9% tra il 16 (17,159 euro per azione) e il 17 aprile (18,700 euro).
Infine, il successo nella gara d’andata contro il Tottenham ha permesso alle azioni dell’Ajax di superare quota 20 euro per azione, passando dai 19,000 euro del 29 aprile ai 20,600 euro con cui ha chiuso le contrattazioni odierne.
Una crescita su cui ha impatto anche l’aspetto prettamente economico: l’Ajax infatti va verso un nuovo record di fatturato nella stagione 2018/19. L’accesso alla semifinale ha permesso di incassare altri 12 milioni di euro di premi Uefa, che portano il totale per l’Ajax a quota 65 milioni senza considerare la quota di market pool: cifra record (nelle ultime 10 stagioni aveva guadagnato complessivamente 80 milioni) che spingerà verso l’alto i ricavi, che al 31 dicembre 2018 erano già superiori alla cifra complessiva della stagione 2017/18 (91,9 milioni nell’esercizio al 30 giugno 2018, 104,3 milioni nella prima semestrale della stagione in corso).