Privatizzazione stadio Napoli – Anche lo stadio San Paolo di Napoli potrebbe finire nel maxi piano di dismissione degli immobili pubblici che punta a un incasso di 950 milioni di euro entro la fine dell’anno. Come riporta “MF – Milano Finanza”, il dialogo tra gli enti locali e il ministero dell’Economia è ufficialmente iniziato con la Sgr Invimit (Investimenti Immobiliari Italiani), chiamata alla creazione di due maxi fondi di almeno 500 milioni di euro.
Per la città partenopea, nel pacchetto circolano nomi di immobili che potrebbero essere messi a servizio del piano con l’assessore allo sport, Ciro Borriello, che oltre allo stadio ha citato la piscina Scandone, l’ippodromo della città e le Terme di Agnano. La sensazione, tuttavia, è che il confronto sia solo all’inizio perché in Invimit si punta a un dialogo con i comuni per valorizzare l’intero patrimonio immobiliare degli enti locali.
Da qui sarebbe dunque nato il confronto che avrebbe portato il Comune di Napoli a mettere sul piatto lo stadio cittadino. In ogni caso, bisognerà attendere, perché l’Invimit sta lavorando a un prodotto finanziario diversificato, segnando la differenza rispetto a un passato in cui le dismissioni avvenivano per via della cartolarizzazione. Obiettivo è creare un ventaglio di beni variegato che offra un buon rating sul mercato. Lo stadio San Paolo potrebbe rientrare in questo progetto.