Tra i due litiganti, l’agente gode. Continuano a crescere infatti non solo le cifre spese per i giocatori, ma anche le commissioni che, durante ogni sessione di mercato, i club corrispondono agli intermediari. Con un impatto sempre maggiore sui conti delle società, che soprattutto in Italia investono larga parte dei propri ricavi per calciomercato e agenti.
Le spese delle società in commissioni sono globalmente cresciute di oltre il 150% tra il 2013 e il 2018, passando da 218 milioni di dollari a 548 milioni di dollari, con un’accelerazione evidente soprattutto dopo il 2015, secondo i dati del report “Intermediaries in International Transfers” realizzato dalla FIFA. Da questo punto di vista la Serie A è seconda soltanto alla Premier League, avendo speso ben 171 milioni di euro (dati FIGC) tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018: cifre in crescita rispetto ai 138 milioni di euro del 2017.
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Una cifra che ha un impatto importante sui conti delle società. Nel 2018 infatti le squadre di Serie A hanno incassato 1,29 miliardi di euro dai diritti tv (secondo i dati della Gazzetta dello Sport), in larga parte poi reinvestita su mercato e agenti. In particolare, le commissioni hanno un’incidenza del 13% sulle entrate da diritti tv: poco meno di 1/5 dei ricavi televisivi finisce così nelle tasche dei procuratori, in aumento rispetto all’11% circa del 2017.
Rapportato invece alla spesa per il calciomercato, le commissioni rappresentano circa il 14,62% dell’investimento complessivo: 17 milioni su 1,1 miliardi di euro (dati Transfermarkt). Cifre in questo caso in linea con il 2017, quando quando il peso delle commissioni sul mercato è stato pari al 14,59%. Una crescita senza sosta quella delle spese dei club per l’operato degli intermediari, che ha riportato in auge il dibattito in seno alla FIFA.
Dopo l’operazione di deregulation portata avanti nel 2015 dall’ex presidente Blatter, Infantino si prepara a rimettere ordine in un settore spesso al centro delle polemiche. Di particolare importanza, in questo senso, gli obiettivi di un ritorno dell’albo FIFA e l’introduzione di un tetto ai compensi degli agenti, novità che potrebbero vedere la luce a partire dalla sessione di mercato estiva del 2020.