Gaetano Miccichè, presidente della Lega Serie A (foto Daniele Buffa//Insidefoto)

«Il nostro problema nei confronti della Liga sono i diritti che abbiamo venduto all’estero a meno di loro, e su questo si può fare sicuramente meglio». È quanto riferito dal presidente della Lega di A, Gaetano Miccichè, al forum ‘Il calcio che vogliamo’ organizzato dal Corriere dello Sport a Roma.

«La Premier League è un’altra cosa per tutta una serie di motivazioni», ha aggiunto Miccichè sottolineando che comunque «il fatturato del calcio italiano è analogo a quello spagnolo e tedesco e superiore a quello francese. Quello spagnolo ha vissuto una situazione unica con Messi e Ronaldo che negli ultimi anni hanno valorizzato il loro prodotto».

 

«Non sono convinto che il calcio italiano stia così male: certo, la Juventus primeggia in maniera straordinaria ed ha una struttura da azienda leader nel settore. Però mancano due giornate in Serie A e ci sono tante squadre che lottano per la Champions League o per non retrocedere: il campionato, al di là del predominio della Juventus che l’anno scorso è vacillato a causa del Napoli, non credo sia così in difficoltà».

«Ci vuole migliore composizione dei ricavi: in Europa ci si basa sui diritti televisivi, oggi il 65-70% dei nostri ricavi arrivano da lì. I diritti vengono venduti a compratori internazionali, che fanno scelte di mercato e sono quotati in Borsa: Sky e Dazn sono americana e tedesca, hanno investitori che hanno altri interessi e magari non sanno nemmeno le differenze tra la maglia della Juventus e della Roma».

«Investimenti inferiori? I presidenti mi ripetono di avere un prodotto valido ed interessante da valorizzare al meglio: venderemo i diritti tv in modo migliore rispetto a come accaduto nel 2018».

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