Novità in vista per il Milan a livello societario. Dopo l’addio di Carolina Morace annunciato ieri, sono attesi altri cambiamenti nell’organigramma del club rossonero.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, la prima novità è quella ufficializzata ieri, ovverosia il divorzio con la Morace per quanto riguarda la squadra femminile. «Il mio primo pensiero va a tutte le ragazze del team e ai miei collaboratori, che mi hanno seguito con il massimo impegno – il commento postato da Carolina -. Ringrazio il club, davvero unico, per la grande opportunità, e sono certa che la strada intrapresa lo riporterà a breve nell’ eccellenza del calcio mondiale, grazie anche ai suoi straordinari tifosi».
Per quanto riguarda la squadra femminile, la società starebbe valutando anche la posizione di Elisabet Spina, responsabile del settore femminile rossonero.
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Novità in vista anche per il settore giovanile, con l’attuale responsabile Mario Beretta che dovrebbe lasciare l’incarico al termine della stagione, con Angelo Carbone e Angelo Castellazzi (ex assistente di Leonardo) tra i favoriti per sostituirlo. Anche perché le difficoltà della Primavera, che attualmente giocherebbe i playout dopo l’avvicendamento in panchina tra Alessandro Lupi e Federico Giunti, avrebbero avuto impatto diretto su Gazidis.
Cambiamenti che, infine, riguarderanno anche l’area del marketing: avventura rossonera chiusa anche per Jean Sebastien Romagnoli, che tornerà alla Juventus.
Marco Spinelli.Il Milan cambia i responsabili dell’area Marketing come le camicie ma di miglioramenti in questa importante voce di bilancio non se ne vedono oramai da svariati anni. Eppure per vedere lievitare gli incassi in questo settore basterebbe semplicemente entrare in una nuova ottica: il merchandising ad esempio non dovrebbe essere più delegato ma gestito direttamente dall’AC Milan, questo cambio di rotta permetterebbe di legare la vendita delle magliette e di tantissimi altri prodotti che potrebbero essere legati al Vecchio Diavolo con la formula del private label e legati ai risultati sportivi.Se una percentuale sulla vendita potrà essere incamerata solo se verranno raggiunti determinati risultati sportivi è chiaro che il tifoso sarà più invogliato a prendere magliette ufficiali ed altri gadget legati al marchio Milan.i dirigenti devono capire che i tifosi italiani non hanno l’anello al naso,prendono il prodotto taroccato legato al Calcio perché per loro il portafoglio è più importante della passione sportiva,la triste verità legata al marketing legata al Calcio italiano è questa ragion per cui è inutile continuare a cambiare esperti in marketing tanto costoro vengono formati in scuole di pensiero che continuano a non comprendere l’atavico vizietto italiano di pensare sempre prima al proprio “particulare” che al benessere generale .In Italia se vogliamo che i proventi economici legati al Marketing diventino veramente corposi non c’è altra soluzioni che legarli ai risultati sportivi altrimenti non faremo che sentire i soliti pianti grechi alla De Lurentis che non perde occasione di lamentarsi della tirchieria dei tifosi napoletani.