Il Manchester City è «innocente fino a prova contraria» per le accuse di aver violato le regole del Fair Play Finanziario, ha spiegato il tecnico Pep Guardiola.
«Ho detto molte volte che mi fido del club», ha detto Guardiola. «Se l’Uefa deciderà che abbiamo fatto qualcosa di sbagliato, saremo puniti. So che la gente vuole trovarci colpevoli ma siamo innocenti fino a prova contraria, oggi siamo innocenti».
Ieri infatti il Manchester City è stato ufficiamente deferito dall’investigatore capo della Camera di Investigazione dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB), l’ex primo ministro belga YvesLeterme, alla Camera Arbitrale CFCB in seguito alla conclusione delle sue indagini. La Camera di Investigazione del CFCB aveva aperto un’indagine sul Manchester City il 7 marzo 2019 per potenziali violazioni delle regolamentazioni sul Financial Fair Play che sono state rese pubbliche in vari media.
Accuse alle quali la società inglese ha risposto con fermezza: «La decisione contiene errori, interpretazioni errate e confusioni derivanti fondamentalmente da una mancanza di base del giusto processo e rimangono questioni irrisolte significative sollevate dal Manchester City FC come parte di ciò che il Club ha scoperto essere un processo del tutto insoddisfacente, limitato e ostile».
Tornando a Guardiola, il tecnico ha poi allontanato le voci che lo avvicinano alla Juventus per il dopo-Allegri: «Quante volte devo dirlo? Non ho intenzione di trasferirmi a Torino, in Italia. Sono soddisfatto di lavorare con questo club, con le persone qui», le sue parole.
«È così che mi sento oggi, ma il calcio cambia molto – le parole di Guardiola durante la conferenza stampa di presentazione della finale di Fa cup con il Watford – La prossima stagione potrebbe non essere altrettanto buona, ma sarò tecnico del Man City».