«Avremo uno stadio ricostruito con materiali prodotti nella Bergamasca, a chilometro zero: qualcosa che resterà nella storia». Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, commenta così il rinnovo dell’accordo decorrente dal 2017 (accordo quadro, sponsorizzazione e fornitura di materiali da costruzione) fino al 2023 con Italcementi, firmato oggi nella cementeria di Calusco d’Adda.
«Questa sede produttiva è nata nel 1907 come la nostra società, l’atto di proprietà dello stadio rilevato dal Comune di Bergamo risale al 17 ottobre 2018, in occasione del nostro centounesimo compleanno. Essere qui da bergamasco mi fa capire ancora una volta quanto il nostro territorio sia da esplorare: avere uno stadio nuovo con cemento fatto a Bergamo è significativo, è una bella storia da coltivare tutti i giorni come il rapporto con queste realtà economiche con base a Bergamo che prima dei grandi risultati sportivi recenti per noi erano inaccessibili», ha aggiunto Percassi.
Il primo firmatario ospitante dell’accordo è l’ingegner Roberto Callieri, amministratore delegato Italcementi: «Il restyling dello stadio è come cambiare pelle. Ho seguito anche la finale di Coppa Italia a Roma constatando quante emozioni e quanto sostegno l’Atalanta sia in grado di attirare: la sinergia tra due tra le più importanti realtà della Bergamasca era scontata e naturale».
Per i dettagli tecnici, ecco l’intervento dell’ingegner Giuseppe Marchese, consigliere delegato della Calcestruzzi, la divisione di Italcementi fornitrice del materiale da costruzione: «Per i parcheggi non useremo solo manodopera e aggregato bergamasco, ma anche materiale Ecograin, sottoprodotto di provenienza Tenaris», ha spiegato.
«Per la prima tranche dei lavori, riguardanti la Curva Nord – ha aggiunto Marchese –, entro giugno avremo consegnato 6 mila tonnellate di cemento e 18 mila metri cubi di calcestruzzo: il cemento proviene dagli impianti di Calusco e Tavernola Bergamasca, il calcestruzzo per fondazioni e pilastri da Grassobbio e Calcinate. Si tratta di prodotti green della nuova gamma Eco Build, in grado di ridurre del 10% l’impatto ambientale della CO2 e di valorizzare del 300% materiali provenienti da altri cicli produttivi».
Chiusura per Roberto Spagnolo, direttore operativo atalantino e responsabile unico dei lavori allo stadio di Bergamo: «Per Italcementi a livello di volume costruire lo stadio è come fare una villetta. Per noi club professionistico di calcio è un cantiere complesso che deve fare conti col tempo: abbiamo dovuto accelerare. Ordinare metri cubi di cemento dalla sera alla mattina richiede sforzi soprattutto logistici importanti, speriamo di tenere questi ritmi dall’inizio alla fine».