Il presidente della Roma, James Pallotta, ha parlato della situazione in casa giallorossa. Lo ha fatto attraverso una lunga lettera pubblicata sul sito del club, nella quale ha affrontato diversi argomenti. Dall’addio di De Rossi, al caos scoppiato dopo l’articolo di “Repubblica” su dissidi interni al club, passando per i risultati ottenuti nella stagione appena conclusa.
«L’ultima stagione secondo me è stata un completo disastro, ma allo stesso tempo mi risulta difficile accettare l’argomentazione secondo la quale non avremmo provato ad andare oltre i nostri limiti con le risorse che avevamo a disposizione», ha sottolineato Pallotta in un passaggio della lettera.
Il presidente giallorosso ha voluto porre l’accento sull’aspetto economico della sua gestione: «Abbiamo investito nella squadra e – indipendentemente da ciò che qualcuno può pensare – i numeri e i fatti parlano da soli. Con i miei investitori, ho versato centinaia di milioni di euro e ho già speso probabilmente quasi novanta milioni di euro in un progetto per lo stadio che avrebbe dovuto essere approvato anni fa: uno stadio che assicurerebbe benefici alla Roma, alla città e al calcio italiano. L’ho già detto un milione di volte: se vogliamo competere con i maggiori club europei, abbiamo bisogno dello stadio».
«Se qualcuno pensa che io sia interessato solo a fare soldi con la Roma – prosegue la lettera –, non potrebbe commettere errore peggiore. Non ho mai preso uno stipendio. Non ho mai tirato fuori un soldo dalla squadra. Non ricavo nulla dalle cessioni dei giocatori. Non guadagno niente dalle vendite delle maglie da gioco. Non prendo un centesimo. E se la squadra varrà molto di più in futuro, la mia vita non cambierà neanche in minima parte. Sono stato un uomo fortunato e guidato dalla provvidenza. La mia vita non cambierà accumulando più denaro».