«Questa è una follia sportiva». Non usa giri di parole Matteo Bruscagin, difensore del Venezia intervenuto in una conferenza stampa in cui i lagunari hanno esposto la propria posizione dopo la decisione di far disputare i playout.
«È come mandare i soldati in guerra senza l’elmetto: ci mandano allo sbaraglio e abbiamo voce in capitolo pari a zero. Ai playout ci si gioca tutto e noi non siamo preparati a farlo in queste condizioni, ci siamo allenati per 15 giorni senza obiettivi. La verità è che il contenuto sportivo di queste due gare sarà vicino alla partitella di Pasquetta, quando 22 ubriachi provano a dare un calcio al pallone. Ma al momento abbiamo tutto da perdere a intraprendere azioni forti: abbiamo le mani incatenate».
Parole dure usate anche dal tecnico del Venezia Serse Cosmi: «Dopo la retrocessione del Palermo siamo andati avanti una settimana pensando a come poterci salutare, in un clima di fine stagione. Noi in questo contesto non ci siamo allenati regolarmente, è una cazzata pensare che possa essere così: abbiamo 8 giocatori in scadenza di contratto, 9 giocatori in prestito. Tanti giocatori hanno riportato le scarpe a casa. Io non chiedo e non chiederò di non giocare. Chiedo invece che l’evento sportivo, affinché sia attendibile, debba essere costruito in una maniera regolare. Non parlo di campionato falsato, ma la credibilità è inesistente. “Siete stati salvi 20 giorni, però ora i playout li fate se no ci incazziamo”, questo è il tono che sentiamo attorno a noi. Vi assicuro che oggi faccio fatica, fatica, fatica a capire in che mondo sono».
«Ritengo che quello che è accaduto sia inaccettabile in uno stato di diritto” ha spiegato invece il dg Scibilia.”Quindi il Venezia farà tutto ciò che potrà fare per difendersi in tutte le sedi. Dobbiamo tutelare non solo la società, ma anche lo staff, i giocatori, i tifosi e la nostra città. Venezia dovrebbe essere uno spot per il calcio nel mondo, invece hanno trattato questo club come una realtà provinciale, attraverso cui si fa vedere il peggio del peggio del nostro paese. Noi andiamo avanti per la nostra strada, domani mattina impugneremo l’atto del Presidente di Lega nei tribunali competenti».