Seduta negativa per il titolo Juventus a Piazza Affari. Dopo i guadagni messi a segno nel corso della settimana scorsa, sulle indiscrezioni relative a un possibile arrivo di Pep Guardiola sulla panchina bianconera, le azioni del club presieduto da Andrea Agnelli hanno terminato la seduta odierna con una flessione del 2,74% a 1,493 euro.
Oggi il tecnico catalano, parlando ai microfoni di Sky Sport, ha lasciato intendere che rimarrà alla guida del Manchester City anche nella prossima stagione.
«Il prossimo anno col City ripartiamo da zero…», ha affermato Guardiola, lanciando la sfida al tecnico del Liverpool campione d’Europa Jurgen Klopp.
«Lui ed io abbiamo una bella rivalità – ha detto Guardiola a proposito dell’allenatore tedesco –, ma non solo con lui. In Inghilterra ci sono cinque squadre molto forti ed è per questo che la Premier League è una competizione così dura. La prossima stagione inizieremo da zero e vedremo cosa succede».
Salgono invece le quotazioni di Maurizio Sarri come successore di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus.
«Sarri alla Juventus? I tifosi napoletani lo hanno nel cuore, normale che potrebbero arrabbiarsi e viverla come un tradimento». Così l’ex centrocampista del Napoli, Jorginho, ha commentato a Coverciano le voci che accostano il tecnico toscano al club bianconero.
Sul futuro di Sarri si è espresso anche un altro giocatore del Chelsea, Emerson Palmieri. «Per la stagione fatta tra difficoltà e soddisfazioni, la vittoria in Europa League e i risultati in campionato Sarri dovrebbe restare al Chelsea – ha detto Emerson Palmieri – anche se nel calcio bisogna sempre guardare avanti».
Sul futuro tecnico della Juventus ha detto la sua anche l’ex difensore bianconero e della nazionale francese Lilian Thuram.
«Guardiola è un grande allenatore, ma la vedo difficile che vada via dal Manchester City», ha affermato Thuram, «Sono convinto che la Juventus prenderà un grande tecnico come avviene con i giocatori, presidente e dirigenti del club bianconero difficilmente sbagliano queste scelte».