Calcio femminile sponsor – Il calcio femminile sta vivendo un boom importante dal punto di vista mediatico e commerciale. I Mondiali di categoria hanno destato anche nel pubblico italiano un certo interesse, come dimostrato dagli ottimi ascolti per la Nazionale nella gara d’esordio con l’Australia.
Tuttavia, come riporta “Italia Oggi”, per quanto il fenomeno stia vivendo una fase di attenzione massima, va ricordato che il calcio femminile è un movimento che in Italia ha 24 mila calciatrici tesserate, pochi tifosi, e del quale si è parlato con maggiore continuità solamente negli ultimi due anni.
L’industria del calcio maschile vale 20 miliardi di euro all’anno, prodotti dai 32 migliori club che, da soli, hanno un valore d’impresa pari a 35,5 miliardi di euro. Il mercato si sta via via saturando, motivo per cui si sta cercando di allargare la fan base anche al pubblico femminile. Inoltre, gli investimenti sul calcio femminile sono diventati deducibili dai costi conteggiati per il Fair play finanziario; i diritti tv dei campionati nazionali, europei e mondiali costano ancora relativamente poco, e i grandi broadcaster, soprattutto quelli pay, ci puntano per ampliare il loro parco abbonati.
In generale, c’è tutta una fetta di nuovi appassionati da conquistare e alla quale veicolare messaggi pubblicitari e promozioni commerciali. A livello di finanziamenti, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, si è appena impegnato a finanziare il calcio femminile con 500 milioni di dollari nei prossimi quattro anni, puntando su programmi di sviluppo, Coppa del Mondo e competizioni giovanili, per ampliare il numero di tesserate, che oggi conta su 21 milioni di calciatrici nel mondo (2,5 mln solo in Nord America).
Inoltre, colossi come Nike, Adidas, Visa, Coca-Cola, Boots, Orange o Barclays hanno già messo sul piatto decine di milioni di dollari in piani di comunicazione legati alle squadre femminili di calcio e alle competizioni organizzate dai club. E, come indicato da una ricerca di Deloitte, tra le prime 20 società di calcio maschile col fatturato più alto, ce ne sono già 17 che hanno una squadra femminile, e nove che hanno uno sponsor di maglia differente tra squadra maschile e squadra femminile: in sostanza, i club riescono ad attirare sponsor diversi, che vogliono investire prevalentemente nella selezione femminile poiché hanno piani di comunicazione rivolti a un pubblico prettamente in rosa.
Il calcio femminile può essere un trampolino di lancio per una svariata gamma di merceologie dall’ abbigliamento (dall’ intimo alle giacche a vento) alle calzature alle fragranze nonchè al cibo alla ristorazione e perchè no alla promozione territoriale
Un segmento nuovo da approfondire dato che le donne so molto attratte alle compere se qualcosa di condiviso tra donne e gl’ uomini attratti dalle immagini
Per il discorso di visione delle partite al momento il fta è l’ unico modo attuabile