Sampdoria offerta Vialli – La trattativa tra Massimo Ferrero e la cordata rappresentata da Gianluca Vialli per il passaggio di proprietà della Sampdoria pare essere definitivamente sfumata. “La Repubblica – Genova” ha provato però a ricostruire i dettagli dell’offerta presentata al presidente blucerchiato, e rispedita seccamente al mittente.
Il quotidiano sottolinea che la base di partenza sarebbe stata di 45 milioni di euro, con una serie di bonus facilmente e rapidamente raggiungibili nel tempo, per arrivare nel complesso a 65/70 milioni di euro. Tra i bonus, ci sarebbero stati 12 milioni sulla cessione di Praet e Andersen fino alla somma complessiva di 50 milioni. Qualora i due fossero stati ceduti per una somma superiore, Ferrero avrebbe incassato il 33% sulla differenza di prezzo (il 33% sulla differenza tra il prezzo di vendita e i 50 milioni ipotizzati).
Un ulteriore bonus retroattivo sarebbe stato versato sulla base di cessioni giù avvenute in passato (Torreira, Schick ecc), dal valore di 6/9 milioni di euro. Inoltre, un bonus di 10 milioni di euro (5+5 in due anni), sarebbe stato corrisposto se la Sampdoria fosse rimasta in serie A nelle stagioni 2019/2020 e 2020/2021. Infine, Ferrero avrebbe incassato gli introiti derivanti dalla vendita della sede di Corte Lambruschini, stimati in 2,5 milioni di euro.
Tutte queste condizioni avrebbero portato in tempi brevi a un totale di 65/70 milioni, senza considerare i 10 milioni per la salvezza nelle estati del 2020 e del 2021, ipotesi tutt’altro che inverosimile. Quello che non è chiaro, in tutto ciò, è la valutazione della Sampdoria da parte dello stesso Ferrero.
L’imprenditore romano è alle prese con una situazione complicata per quanto riguarda il business cinematografico, con la holding “Eleven Finance” che ha fatto registrare una perdita di esercizio di oltre 55 milioni nel 2018. Pertanto Ferrero sembra costretto a vendere i propri immobili per risanare i debiti, a meno che non trovi l’offerta giusta per cedere la Sampdoria.