Il “Report Calcio 2019” della Figc, pubblicato nella giornata di ieri, ha messo in mostra il boom del calcio femminile anche a livello di allargamento della sua base: +39,9% di tesserate, da 19 mila a 26 mila. Un dato che potrebbe crescere ancora esponenzialmente dopo la “pubblicità” positiva delle Azzurre al Mondiale.
Tuttavia, come riporta “La Repubblica”, c’è ancora qualche frenata per quanto riguarda la questione professionismo. Una di queste arriva da Giancarlo Giorgetti, sottosegretario leghista, regista della riforma del Coni: «C’ è tutto un mondo in emergenza, Lega Pro e Serie B. Ma il professionismo riusciamo a garantirlo o no? E questo vale per il calcio femminile: quei costi poi vanno compensati da qualche ricavo, altrimenti occorre riflettere», ha spiegato.
In esame al Senato c’è la norma sul collegato sportivo, che dovrebbe attribuire deleghe al Governo in materia di professionismo: «È l’occasione per ripensare tutto. Il tentativo è di costruire un sistema al passo con i tempi, moderno e che si incroci con le istanze che arrivano dalla società», ha aggiunto ancora Giorgetti.
«Il Governo», ha spiegato invece il sottosegretario ai rapporti col parlamento Simone Valente (5Stelle), «è impegnato nel superamento della distinzione tra dilettantismo e professionismo, con l’introduzione della figura del lavoratore sportivo». Ma il «molti parlano senza sapere di cosa parlano» di Giorgetti rischia di fare la differenza in questa vicenda che si protrarrà almeno fino all’autunno.