Il nuovo stadio di Milan e Inter ha mosso i primi passi verso la sua nascita. Siamo ancora alle fasi embrionali, ma Inter e Milan hanno presentato il progetto di fattibilità tecnico economica. L’esigenza di un nuovo impianto nasce dalla volontà di far crescere i ricavi e colmare il gap con i top club europei, per riportare Milano ai vertici del calcio.
«Se vogliamo competere al top in Europa serve un impianto così», ha detto Paolo Scaroni. Un impianto che, come ricorda “La Gazzetta dello Sport”, prevede 60 mila posti circa, dei quali ben 12 mila saranno “corporate”, ovvero vip e quindi molto cari per i tifosi e vantaggiosi per i club. Oggi a San Siro ce ne sono solo 3 mila, un dettaglio che per il futuro potrebbe fare la differenza.
Uno dei modelli per lo stadio che verrà è il modernissimo Tottenham Stadium, inaugurato dall’Inter Legends ad aprile e costato la bellezza di 1,2 miliardi di euro; l’ispirazione per la zona dell’intrattenimento arriva da “LALive”, l’insieme di ristoranti, bar e teatri costruiti attorno allo Staples Center di Los Angeles, casa tra gli altri di Lakers e Clippers. «Poi però faremo a modo nostro, perché lo stadio si dovrà calare nella realtà italiana», ha precisato Alessandro Antonello.
In ogni caso, per la realizzazione del nuovo distretto di San Siro, in cui verranno spesi anche 80 milioni per le infrastrutture pubbliche, sono previste due fasi: la prima, di 36 mesi, porterà alla costruzione dello stadio, che sarà di altissima qualità, garantirà la massima sicurezza e non avrà barriere architettoniche; la seconda, lunga altri 36 mesi, prevede la demolizione del Meazza (dove le squadre continueranno a giocare durante i lavori dell’altro impianto) e la realizzazione di tutta la zona extra, ovvero ristoranti, bar, negozi, spazi per eventi live.