Il calcio femminile ha vissuto un anno importante per la sua crescita, culminato con i Mondiali disputati in Francia. Uno studio realizzato dalla società “Brand Finance” mostra come anche il mercato delle sponsorizzazioni non sia rimasto indifferente a questo boom.
Il valore potenziale degli sponsor è pari a 1,2 miliardi di dollari (quasi 1,1 miliardi di euro) su scala globale. «L’immensa disparità tra il valore attuale e quello potenziale dimostra il gap economico che le donne stanno fronteggiando», spiegano i ricercatori di Brand Finance, secondo i quali si potrebbe fare molto di più per valorizzare l’appeal commerciale del settore.
Ad esempio, la vendita congiunta di un unico pacchetto per quanto riguarda le sponsorizzazioni maschili e femminili, sperando che le prime facciano da traino, costituisce in realtà una perdita di introiti. L’incremento di popolarità del calcio femminile consentirebbe di trarre grande beneficio qualora vi fosse una separazione delle offerte. Questo perché un’ampia gamma di marchi – più interessati al pubblico di giovani donne – potrebbe avvicinarsi.
«Contratti recenti, come quello di sette anni di Visa con l’Uefa o la partnership tra Lucozade e la nazionale inglese, vanno in questa direzione. Dopo la Coppa del Mondo vedremo senza dubbio un cambiamento più permanente nella dinamica del business, così come nella sfera sociale», spiega l’amministratore delegato di Brand Finance, David Haigh.