La Lega Serie A è pronta a far partire la sua campagna contro la pirateria. Una lotta che passa inevitabilmente anche dall’Arabia Saudita, dove il caso BeoutQ continua a dominare.
Un caso cominciato nel 2017, quanto l’Arabia Saudita ha deciso di interrompere qualsiasi rapporto commerciale con il Qatar. Una decisione che ha comportato l’uscita dal paese saudita di BeIn Sports, in seguito alla quale è spuntato in Arabia il canale BeoutQ, che trasmette gli stessi eventi e addirittura lo stesso commento di BeIn, cambiando semplicemente il logo. Lo scontro è arrivato fino in ambito legale, con una causa presso l’Organizzazione mondiale del commercio-Omc (WTO) per un miliardo di dollari, mentre tutti i grandi organizzatori di eventi sportivi (dalla FIFA alla F1, ma anche la Serie A) si sono schierate con forza accanto a BeIn.
Per la Lega Serie A, tuttavia, il caso può portare anche ad altre ripercussioni, considerando che è ancora in vigore l’accordo per far giocare la Supercoppa italiana in Arabia Saudita nei prossimi anni. Dopo la richiesta dell’Arabia di giocare lì anche l’edizione 2019 tra Juventus e Lazio non ci sono scappatoie, tuttavia.
«Ci sentiamo a disagio a giocare in un Paese che si fa spregio della protezione dei diritti, sebbene il governo dell’ Arabia Saudita ci abbia assicurato di condannare la pirateria», ha spiegato l’ad della Lega Luigi De Siervo, come riporta la Gazzetta dello Sport. «La Supercoppa non è a rischio ma abbiamo fatto loro presente il nostro malessere. Per questa stagione non c’ è una reale alternativa all’Arabia, ma io intanto mi sono mosso recandomi negli Stati Uniti e in Azerbaigian per le edizioni future».
La lotta contro BeoutQ è uno dei passaggi fondamanteli nella campagna della Lega Serie A contro la pirateria«È il vero fattore determinante per il successo o meno del prossimo bando dei diritti tv. O riusciamo a invertire questo processo, oppure gli scenari apocalittici della ricerca si materializzeranno», ha aggiunto De Siervo alla Gazzetta. La campagna di comunicazione della Lega avrà uno slogan eloquente: «Piracy kills football».
Se solo abbassassero i prezzi. Io fino all’anno scorso ero abbonato a Mediaset, ma dopo che hanno dato tutto in mano a Sky, è improponibile fare un abbonamento da quasi 100 euro al mese per seguire la propria squadra del cuore. Soprattutto per uno come me che ha una moglie disoccupata illegalmente da 13 anni….