«Tra meno di un mese si giocherà la Supercoppa europea: la prima sfida che rientra nei diritti tv del pacchetto Champions League. E ad oggi nulla si sa sulla disputa legale tra Rai e Sky». Lo denunciano il Cdr di Rai Sport e l’Esecutivo dell’Usigrai.
«Lasciar passare del tempo – incalzano – rischia di creare danni molto gravi al Servizio Pubblico, perché una decisione non tempestiva potrebbe portare alla Rai solo un risarcimento danni e non invece il diritto a trasmettere. Per non parlare dei danni creati dalla incertezza sui palinsesti, con conseguente impossibilità a vendere spazi pubblicitari».
La Rai, concludono Cdr di Rai Sport ed Esecutivo Usigrai, «ha il dovere di fare tutti i passi formali possibili per ottenere un pronunciamento d’urgenza».
La Rai aveva firmato un accordo con Sky che prevedeva la trasmissione in chiaro delle partite di Champions dell’anno scorso più quelle dei successivi due anni, purché Sky mantenesse i diritti della quasi totalità delle partite di campionato italiano di serie A. L’ingresso di DAZN sul mercato ha comportato la perdita di una parte delle gare di Serie A per Sky, che quindi ritiene di non potere più accettare l’opzione della Rai sulla Champions per i successivi due anni.
Tuttavia, secondo Viale Mazzini Sky avrebbe «maggiore disponibilità di partite perché prima di Dazn, che ne trasmette il 20%, c’era Mediaset Premium che ne trasmetteva il 40%». Dunque, le condizioni dell’emittente satellitare sarebbero addirittura «migliorate perché dal punto di vista del broadcaster loro hanno l’esclusiva su 7 partite e il diritto di inserire nelle proprie finestre orarie 16 dei 20 incontri top».
La Rai si era così rivolta al Tribunale per evitare o sospendere l’esecuzione di contratti tra Sky, titolare dei diritti, e altri operatori per la trasmissione degli stessi contenuti. Un ricorso respinto dal Tribunale: decisione a cui è seguita l’ufficialità dell’accordo tra Sky e Mediaset per trasmettere la Champions in chiaro nelle prossime due stagioni.