Karl-Heinz Rummenigge (Photo by Alexander Hassenstein/Bongarts/Getty Images)
Karl-Heinz Rummenigge (Photo by Alexander Hassenstein/Bongarts/Getty Images)

Karl-Heinz Rummenigge si è detto seriamente preoccupato degli stipendi che circolano attualmente nel mondo del calcio. Lo ha fatto in un’intervista rilasciata alla “Bild”, in cui ha spiegato: «Non sono soltanto le cifre che si spendono per gli acquisti, quel che più mi preoccupa sono gli stipendi che si pagano, soprattutto in Spagna, Inghilterra e Italia».

L’amministratore delegato ha lanciato l’allarme, puntando dunque il dito contro gli ingaggi: «Ormai spendere 100 o 120 milioni non fa più scalpore. Si tende a parlare di cifre al netto e credo che bisogna fare attenzione, altrimenti si corre il rischio di destabilizzare il nostro ordine salariale perché siamo su dimensioni enormi».

A tal proposito, Rummenigge ha scelto Antoine Griezmann e il Barcellona come esempio di questa destabilizzazione: «Ha uno stipendio netto di diversi milioni a stagione, vuol dire che il tutto va raddoppiato perché il club dovrà pagare le tasse. Il Bayern a queste follie non intende partecipare».

E a proposito del club bavarese, Rummenigge ha concluso: «Noi continueremo a seguire la nostra linea, per il futuro il club punterà su giovani che non costano così tanto. Il nostro compito sarà quello di formare due, tre, quattro giocatori all’anno che abbiano la capacità di entrare in prima squadra. Sarà un compito interessante».

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