La Juventus ha disputato venerdì 26 luglio un’amichevole contro il Team K League, selezione dei migliori giocatori del campionato coreano. All’incontro, terminato sul risultato di 3-3, non ha preso parte Cristiano Ronaldo, rimasto in panchina a causa di un affaticamento muscolare.
Una situazione che non è andata giù all’organizzatore dell’evento, secondo il quale il portoghese avrebbe dovuto giocare – da contratto – almeno per 45 minuti. La mancata partecipazione di CR7 alla sfida ha spinto inoltre i fan a richiedere un rimborso del biglietto.
Per questo motivo, martedì la K League ha dichiarato di aver inviato una lettera di protesta alla Juve per violazione del contratto, ma Agnelli ha chiarito la posizione del club al presidente della K League Kwon Oh-gap in una lettera della quale l’agenzia “Reuters” è venuta in possesso.
«Ogni singolo giocatore presente in Corea ha giocato la partita, tranne uno: Cristiano Ronaldo, che è stato costretto, secondo i consigli del nostro personale medico, a riposare a causa di un affaticamento muscolare dopo la partita di Nanchino (contro l’Inter), giocata solo 48 ore prima di quella di Seoul», ha scritto Andrea Agnelli. «Pertanto, signor Presidente, respingo definitivamente la sua accusa di comportamento irresponsabile, di arroganza e di disprezzo per i tifosi, da noi sempre onorati».
«Nessuno alla Juventus – ha aggiunto Agnelli – ha voluto screditare il Team K League, la Korea Football Association o l’Asian Football Confederation». Agnelli, inoltre, ha lamentato le circostanze che hanno portato a un calcio d’inizio ritardato allo stadio di Seoul, dopo che la Juventus ha impiegato più di due ore per uscire dall’aeroporto, raggiungendo l’impianto 15 minuti dopo l’orario previsto per il calcio d’inizio.
«La Juventus è arrivata all’hotel alle 16.30. Non c’era tempo per riposare o per svolgere regolarmente attività pre-partita. Nessuna scorta di polizia è stata fornita all’autobus della Juventus. Il traffico è stato molto intenso e l’allenatore è rimasto bloccato per quasi due ore, cosa che non è mai accaduta nella nostra esperienza nel mondo».