La FIFA starebbe prendendo in considerazione l’idea di lasciare la Svizzera, sede dell’organizzazione per quasi 90 anni e dove nel 2015 alcuni dei suoi più alti funzionari sono stati arrestati a causa di un grave scandalo sulla corruzione.
Lo scrive il “New York Times”, che spiega come l’attuale presidente, Gianni Infantino, avrebbe incaricato i suoi luogotenenti di studiare la fattibilità, da parte della FIFA, di abbandonare la sede attuale. La discussione, ancora nelle sue fasi iniziali, è guidata da molti fattori, ma due sono le ragioni principali: le difficoltà nell’assumere membri del personale extraeuropei e l’accettazione di continuare a basare le proprie attività in un paese con una reputazione sul “segreto aziendale”, che potrebbe non allinearsi con gli obiettivi di un’organizzazione che cerca di riconquistare la fiducia del pubblico.
Nonostante non ci sia nulla di ufficiale, il NYT ha spiegato che i piani potrebbero prevedere l’abbandono totale di Zurigo o una delocalizzazione parziale, che potrebbe consentire alla FIFA di aprire filiali in diverse parti del mondo per avere un migliore accesso e un miglior controllo delle sue 211 federazioni affiliate.
Tra le possibilità in esame ci sarebbe anche un ritorno a Parigi (dove la FIFA fu fondata nel 1904), ma sono in esame anche altre località con una serie di fattori da tenere in considerazione, inclusa la vicinanza a un grande aeroporto internazionale; quale status fiscale sarebbe garantito alla FIFA e come le leggi locali sull’occupazione influenzerebbero i dipendenti FIFA e i visitatori.