L’ex direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli, ha parlato ai microfoni di “TeleRadioStereo”. Le dichiarazioni dell’ex dirigente rossonero seguono l’intervento di Marco Fassone, che nella serata di ieri è stato ospite a Sportitalia.
Tanti i temi toccati da Mirabelli, dal calciomercato in Serie A, del quale ha detto che «la Juventus sta facendo da padrona, come negli ultimi anni», fino ai casi riguardanti gli attaccanti di Juventus, Roma e Inter. «Vicenda delicata quella dell’Inter e di Icardi: telenovela assurda, Icardi è un bravissimo ragazzo, uno degli attaccanti più forti a mio giudizio, però credo che l’Inter faccia bene a far rispettare il blasone di una società importante, pur sapendo di perderlo, non perde la faccia», ha spiegato.
Inevitabile parlare di Milan, per il quale l’ex dirigente considera che «bisogna fare, oltre una base di giovani importanti, anche due-tre innesti top che ti fanno fare il salto di qualità. Questo, secondo me, non è stato fatto».
A proposito di Milan, Mirabelli ha commentato le parole di Marco Fassone a “SportItalia”: «Non è sbagliato ammettere i propri errori. Noi stavamo chiudendo il mio pupillo, Pierre-Emerick Aubameyang, lo sanno tutti, poi c’è stata l’occasione di Leonardo Bonucci, che non è in discussione come giocatore e come ragazzo, ma quella squadra necessitava di qualcosa là davanti. Le idee le avevamo ben chiare, poi abbiamo sbagliato il calcio di rigore, la scelta finale. Ma come capita, poi. Purtroppo sono stati solo 15 mesi: io sento parlare ancora, dal Milan, che sono passati due anni e che serve ancora tempo. Da noi, in 15 mesi, dopo aver trovato delle catastrofi, si pretendeva tutto e subito».