Da gennaio l’Inter ha un nuovo socio di minoranza. Il fondo LionRock, come noto, ha acquistato le quote precedentemente in mano ad Erick Thohir. Si tratta di un fondo di private equity creato nel 2011 il cui fondatore nonché direttore amministrativo è il 47enne imprenditore sino-americano Daniel Kar Keung Tseung.
Proprio Tseung, insieme all’altro fondatore, il canadese Tom Pitts, si è raccontato a Il Sole 24 Ore. Ii fondo ha messo nel mirino anche aziende italiane nella fascia tra i 100 e i 200 milioni di fatturato: «Stiamo cercando piccole e medie imprese, marchi interessanti ma piccoli, aziende familiari in salute che non sono presenti in Cina e hanno bisogno di un aiuto per allargare il loro giro d’affari», spiega Tseung.
«Dalle partite in tv fino al merchandising, il calcio è quello per cui la gente è disposta a pagare», aggiunge Pitts. Che guarda anche a marketing e merchandising. «Il calcio, più in generale tutto lo sport, è una passione. Noi vogliamo trasformare quella passione in business; far sì che i tifosi dell’ Inter spendano per la loro passione», prosegue Pitts.
«Prima di accettare la proposta di Zhang, abbiamo discusso molto. Entrare come soci di minoranza presentava criticità, ma la governance funziona benissimo», spiega Tseung riguardo la trattativa con Zhang e Thohir.
Il tema stadio resta sul tavolo: «San Siro è famoso in tutto il mondo, un monumento del calcio, ma oggi non è adeguato: troppo vecchio e fatiscente». I due, secondo quanto spiegato dal Sole 24 Ore, non si sono sbilanciati sul progetto, limitandosi a dirsi «fiduciosi» su un accordo con il Comune di Milano.