Arsenal partnership Ruanda – Un’operazione azzeccata. Così si può definire la partnership tra il Ruanda Development Board (RDB) e l’Arsenal. L’RDB, infatti, ha dichiarato che la sponsorizzazione dei Gunners per promuovere il marchio “Visit Ruanda” ha prodotto benefici stimabili in 36 milioni di sterline in un solo anno.
Come riporta “SportsPro”, la partnership triennale, firmata a maggio 2018 e del valore di 30 milioni di sterline. Si sostiene infatti che i fondi investiti avrebbero potuto essere spesi meglio dal governo nel paese, anziché investire in uno dei principali club della Premier League.
Tuttavia, l’RDB ha fatto sapere di aver recuperato l’investimento, come dimostra l’analisi fornita dalla società di consulenza e ricerca sportiva Nielsen, dal fornitore di misurazioni sui social media e sponsorizzazioni Blinkfire Analytics e dall’agenzia di ricerca Hall and Partners.
Belise Kariza, Chief Tourism Officer di RDB, ha dichiarato: «Prima della firma della partnership, il 71% dei milioni di fan dell’Arsenal a livello globale non pensava che il Ruanda fosse una destinazione turistica, mentre alla fine del primo anno, metà dei tifosi dei Gunners considererebbe il Ruanda come una destinazione da visitare. In termini di valore complessivo, la partnership finora è valsa 36 milioni di sterline. Questo numero si basa sul pubblico televisivo e sui social media. Possiamo sicuramente dire che ha pagato».
Kariza ha aggiunto che l’accordo ha riguardato 1,7 milioni di persone, che hanno visitato il Ruanda nel 2018 grazie all’esposizione del marchio “Visit Ruanda”, fornita dall’Arsenal. Ha anche affermato che il contenuto creato per promuovere il Paese come destinazione turistica, aiutato da un legame con il National Geographic, ha visto almeno 4,3 milioni di interazioni sui social media e altre attivazioni.
Inoltre, il canale YouTube di Visit Ruanda ha registrato un aumento del 100% degli iscritti, mentre i follower di Twitter e Instagram hanno registrato un aumento del 72% e del 577%. Kariza ha poi concluso: «Penso davvero che la visibilità stia pagando, anche in termini di persone che visitano il paese dal Regno Unito. Nel 2018 abbiamo registrato un aumento del 5% dei visitatori solo dal mercato britannico».