Il presidente della Liga, Javier Tebas, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo “Marca”. Tebas, tra i tanti argomenti toccati, si è soffermato anche sul nuovo Decreto Crescita italiano, che agevola i club nell’ingaggio di giocatori provenienti dall’estero.
Tebas ne ha parlato a proposito del possibile trasferimento di Neymar, accostato a diversi club tra i quali Barcellona e Real Madrid – in Spagna –, ma anche alla Juventus. Alla domanda se i club della Liga siano svantaggiati rispetto a quelli della Serie A, Tebas ha risposto: «Non giochiamo in svantaggio solo con l’Italia, ma con tutta l’Europa».
«Ci sono tre club che possono ingaggiare Neymar in Europa: Barcellona, Real Madrid e Juventus. Se Neymar chiede 35 milioni netti, alla Juventus costa 50 milioni lordi, mentre a Real Madrid o Barcellona ne costa 75. Nell’industria calcistica, il fatto che il calciatore d’élite abbia un vantaggio fiscale non significa che si riscuotano meno tasse, perché alla fine quello che succede è che il denaro che si smette di pagare per un giocatore viene investito nell’arrivo di altri. L’Italia è stata molto intelligente».
A proposito della possibilità di introdurre una riforma fiscale in Spagna, Tebas ha precisato: «Nel novembre dello scorso anno, PSOE e Podemos hanno concordato un aumento del 6%. Nella legge generale sul bilancio era del 3% in più. E nell’ultima proposta di Podemos al PSOE per governare c’era un altro 3% in più. Tutte queste proposte danneggiano la nostra competitività. Sono disposto a dimostrare a qualsiasi Ministero come la raccolta, nel caso dei calciatori d’élite, non diminuisca affatto se la tassazione viene ridotta, come ha fatto l’Italia in questo caso».
Tebas stia tranquillo e dorma sereno perché in Italia le cose intelligenti durano poco.