Il progetto per il nuovo stadio di San Siro torna a far parlare di sé. Il termine di 90 giorni per la dichiarazione di pubblico interesse di Palazzo Marino scade tra poco più di un mese, e si cerca di capire quali saranno le prossime mosse.
Ieri – scrive “La Gazzetta dello Sport” – è stato il sindaco Sala a chiamare in causa le due società sull’impianto che dovrebbe prendere il posto del Meazza: «Quello che sto chiedendo alle società è di chiarire meglio rispetto al nuovo stadio».
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«Stanno selezionando i progetti – ha proseguito –, credo che a breve punteranno su uno solo, ma sarà necessario che lo facciano vedere ai cittadini, sennò l’opzione rimane sempre e solo tra un nuovo e teorico stadio e la ristrutturazione di San Siro. Se dovessi svestirmi dal mio ruolo di sindaco e ragionare da cittadino e tifoso, dico che San Siro ce l’ho nel cuore e se non vedo l’alternativa tutto è più difficile. Quindi sto invitando le squadre a una comunicazione molto aperta e trasparente».
Il sindaco ha aggiunto: «Milan e Inter non parlano solo dell’impianto ma di uno svincolo urbanistico: quello che chiedono oggi non è in linea con le nostre regole, ma lasceremo al Consiglio comunale la decisione se si possono accettare deroghe».
Le due società, che hanno messo sul piatto un investimento di 1,2 miliardi e puntano a giocare la prima partita nel nuovo stadio nel 2024, non sono rimaste insensibili all’intervento di Sala. Da Milan e Inter viene data una lettura costruttiva delle parole del sindaco, condividendo la necessità di agire nella massima trasparenza.
Proprio per questo rossoneri e nerazzurri – spiega la Rosea – nelle ultime settimane hanno lavorato con gli studi di architettura prescelti e contano di poter presto presentare al sindaco, all’amministrazione comunale e alla città il progetto più idoneo per le esigenze di Milano e dei club.
Il sindaco appassionato e commovente sostenitore della salvezza del Meazza sarà ben lieto di mettere mano al suo personale portafoglio e pagare le spese da sostenere per il problema delle vibrazioni e per le spese varie per la manutenzione ordinaria e straordinaria.