Razzismo social network – I calciatori in Inghilterra stanno chiedendo alle aziende che si occupano di social media di eliminare definitivamente gli account anche dopo un singolo post razzista e impegnare maggiori risorse per identificare violazioni di questo tipo.
Lo riporta “Associated Press”, spiegando che la “Professional Footballers’ Association” si è incontrata con Twitter, Facebook e Instagram dopo che molti dei calciatori membri dell’associazione hanno organizzato un boicottaggio sui social media di 24 ore ad aprile nell’ambito di una campagna chiamata “Enough”.
Tuttavia, il mese di apertura della stagione di Premier League ha visto i giocatori neri sottoposti a discriminazioni razziali. Tra questi Marcus Rashford, a causa di un rigore sbagliato con il Manchester United. Per questo motivo la PFA chiede un’azione più dura da parte dei social network.
L’associazione ha dichiarato all’Associated Press che vuole «risorse sufficienti dedicate all’identificazione e alla rimozione tempestiva di post offensivi». Twitter ha detto mercoledì che nelle ultime due settimane ha «preso provvedimenti su oltre 700 esempi di abusi e comportamenti di odio legati al calcio britannico». Azioni non ben definite, che hanno portato i giocatori a chiedere più trasparenza. La PFA chiede che i giocatori siano informati qualora l’account incriminato venga sospeso in modo permanente.