In attesa del progetto definitivo, le linee guida aiutano a capire come sarà il nuovo San Siro 2.0. I dettagli li rivela l’edizione di Milano del Corriere della Sera, che svela come potrà essere il nuovo impianto.
Costo 605 milioni di euro, 60mila posti: questi i due aspetti principali di quella che sarà la nuova casa di Inter e Milan. Niente copertura totale (ovverosia la copertura con un tetto anche del terreno di gioco), però, dato il rischio di finire oltre il budget, in compenso l’obiettivo è quello di una flessibilità ampia a livello di capienza, con la possibilità di passare da 60mila a 55mila posti, anche grazie alla flessibilità prevista per i posti premium, il cui numero varierà in base alla tipologia di partita (dai 12.500 per i derby fino a 8.000 per i match non di prima fascia).
Flessibilità che deve essere totale anche per quanto riguarda il “cambio d’abito” dello stadio, che deve passare dal nerazzurro al rossonero con una transizione immediata, senza appesantire i costi, allo stesso modo anche dei megastore. Si passa anche dal lato psicologico, con i nuovi spogliatoi delle squadre ospiti che dovranno incutere timore e tensione negli avversari in vista di quello che accadrà in campo.
Intanto però continuano le richieste di trasparenza verso le società sul futuro dello stadio di San Siro, a livello politico e non solo. «Settimana prossima incontreremo i nostri legali per valutare tutto. Non siamo contrari a prescindere, però i club si ricordino che c’ è un quartiere attorno. Siamo preoccupati», ha spiegato Silvana Gabusi, vicepresidente dello storico “Gruppo Verde San Siro”, intervistata dal Corriere della Sera. «Vogliamo essere coinvolti nel percorso e vedere i progetti». A preoccupare è la vicinanza del «Meazza 2.0» alle case: «È troppo a ridosso».
Niente copertura totale mi auguro sia uno scherzo, considerando anche che avendo solo 60mila posti i prezzi dei biglietti saliranno.